Intimidazione sindaco Bruzzano Zeffirio, condanna politica Vicinanza al primo cittadino Francesco Cuzzola
COLDIRETTI
“Una intimidazione quella commessa ai danni del sindaco di Bruzzano Zeffirio Francesco Cuzzola che trafigge perché – dichiara Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – colpisce con il taglio di 400 alberi di bergamotto, il simbolo di distintività e identità di una comunità quale è appunto il bergamotto. Al sindaco e ai cittadini di Bruzzano – prosegue -esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza convinti che bisogna insistere con tenacia su percorsi di legalità e giustizia. Da questo ulteriore grave atto commesso ai danni degli amministratori pubblici dobbiamo moltiplicare l’impegno, contro metodi mafiosi che vogliono condizionare la vita pubblica ponendola in un vincolo di assoggettamento e di omertà ostacolando e impedendo processi di crescita e coesione nella nostra regione. Sradicare oggi questa zizzania è un imperativo. Il bergamotto sarà sicuramente ripiantato – conclude Molinaro – e ogni pianta messa a dimora porti il nome di ognuno dei 409 comuni calabresi, quante sono le piante tagliate, un segno immediato, e una visibile azione di contrasto ma anche di speranza di tutta la regione”.
ARTURO BOVA (COMMISSIONE REGIONALE ANTINDRANGHETA)
“Sono solidale con il sindaco di Bruzzano Zeffirio , Francesco Cuzzola, per il gravissimo attentato di cui è stato vittima insieme alla sua famiglia”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova. “Il sindaco Cuzzola, agli occhi dei mafiosi, è risultato ‘reo’ insieme a tutta l’amministrazione che presiede, di conferire un attestato all’Arma dei carabinieri per il prezioso lavoro che la Benemerita svolge quotidianamente nella Locride. L’aver voluto da parte delle forze criminali distruggere il bergamotteto del sindaco di Bruzzano Zeffirio denota l’astio e l’irrazionalità di quelle forze criminali che pensano di potere imprimere paura e soggezione agli onesti ed alle persone perbene. E’ un gioco, quello mafioso, indegno di un Paese civile e disumano che non può trovare giustificazione in nessuna lettura sociale del fenomeno. Al sindaco di Bruzzano Zeffirio ed alla comunità che egli rappresenta – conclude Bova – va il pensiero e la solidarietà di chi pensa che ancora in Calabria sia possibile una vita serena e senza violenza e che le forze del male non riusciranno a piegare le coscienze di chi crede nella libertà”.
FALCOMATA’ (SINDACO REGGIO CALABRIA)
La recrudescenza degli attacchi criminali ai sindaci è inquietante e richiede una forte risposta da parte della
società civile e delle forze dell’ordine. Francesco Cuzzola sindaco di Bruzzano e Bernardo Russo sindaco di San Lorenzo sono due uomini coraggiosi e determinati ma non devono essere lasciati soli. Gli attacchi che hanno subito presentano una doppia valenza poiché hanno colpito le loro attività imprenditoriali che garantiscono decine di posti di lavoro, e la loro immagine istituzionale. La protervia criminale ha inoltre inviato un avvertimento chiaro al Sindaco di Bruzzano che aveva “osato” conferire la Cittadinanza Onoraria all’Arma dei Carabinieri.
La distruzione di 400 alberi di bergamotto è un messaggio inequivocabile: la ‘ndrangheta vuole il controllo del territorio e non tollera ingerenze istituzionali né, tantomeno, virtuose attività imprenditoriali. Il rilancio industriale attraverso il Bergamotto e la presenza delle Forze dell’ordine sul territorio sono un micidiale pericolo per la criminalità organizzata. Bisogna continuare con determinazione a sostenere chi porta avanti con sacrificio l’affermazione della legalità, l’attacco dimostra chiaramente che siamo nella direzione giusta.