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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 11 NOVEMBRE 2024

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Calabria, conclusi lavori commissione speciale vigilanza I commenti della politica

Calabria, conclusi lavori commissione speciale vigilanza I commenti della politica
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La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dall’on. Giuseppe Ennio Morrone, ha audito nel corso dei lavori odierni i rappresentanti della Protezione civile della Calabria, della Sorical (Società per le risorse idriche) e dell’Arpacal.

“La seduta di oggi – ha detto Morrone a conclusione dei lavori – ha avuto il merito di far emergere dai rappresentanti delle tre società le carenze e le criticità di importantissimi settori della infrastrutturazione civile regionale. Non vi è dubbio, anche per la contingenza del momento – ha rilevato Giuseppe Ennio Morrone – che l’audizione del dottore Tansi, responsabile della Protezione civile, abbia messo in chiaro quanto sia poco efficace e maldistribuita sul territorio la rete della Protezione civile calabrese. Tansi – ha detto ancora Morrone – ha riportato all’attenzione della Commissione lo stato di disorganizzazione di una struttura, che conta ben 91 dipendenti in sala operativa contro i nove della Regione Lombardia, dedicata soprattutto ad interventi di particolare cruenza naturale, come i terremoti e le alluvioni. In tal senso, giudico positivo che siano stati interessati tutti i comuni calabresi affinchè entro i prossimi 90 giorni provvedano ad inviare alla Regione ed alla Protezione civile la mappatura dei luoghi di raccolta delle popolazioni in caso, appunto, di terremoti e l’individuazione di zone per l’atterraggio degli elicotteri per accelerare i primi soccorsi in caso di sisma di forte entità. I dati comunicati da Tansi – ha detto il presidente della Commissione – lasciano di che riflettere, peraltro confermati dalla recentissima elaborazione dell’Istituto nazionale di Statistica, che evidenziano come in Calabria siano circa 450 mila gli edifici a rischio sismico”.

Su tali problematiche, la Commissione ha approvato una mozione unitaria per chiedere al Presidente Nicola Irto una seduta apposita di Consiglio regionale. In seguito, la Commissione ha audito il Commissario liquidatore della Sorical, l’on. Luigi Incarnato, e il direttore generale della società, il dottor Simone Lo Piccolo.

“Dalle loro audizioni – ha proseguito Giuseppe Ennio Morrone – emerge lo stato di grave crisi debitoria dei comuni calabresi, pari a 368 milioni di euro, nei confronti della Sorical. Non vi è dubbio – ha affermato – come sia necessario corresponsabilizzare gli enti e, contemporaneamente, affrontare con determinazione il rilancio degli investimenti per il potenziamento e l’ammodernamento della rete idrica calabrese che appare fatiscente in ogni provincia della regione. Infine, l’audizione dell’avv. Francesca Gatto, commissario dell’Arpacal – ha terminato Giuseppe Ennio Morrone – ha chiuso una giornata di straordinario interesse di cui la Commissione presto ne discuterà con gli altri organi istituzionali. L’organismo ha molto apprezzato le linee di lavoro dell’avv. Gatto, i cui esiti sono certamente esiziali per affrontare in maniera efficace la prevenzione e la salvaguardia in materia ambientale”.
Il presidente della Commissione ha reso noto che durante la prossima seduta saranno auditi il Vicepresidente della Giunta regionale, prof. Antonio Viscomi, il dirigente generale del dipartimento risorse umane e controlli della Giunta reigonale, il dirigente generale del dipartimento Bilancio riguardo la situazione economico/finanziaria delle società partecipate e/o controllate, nonché degli enti strumentali della Regione Calabria. Ai lavori hanno fornito il loro contributo i consiglieri Nicolò, Pasqua, Cannizzaro e Guccione.

ALESSANDRO NICOLO’ (FORZA ITALIA)

“Le audizioni dei rappresentanti della Protezione civile, della Sorical e dell’Arpacal oggi in Commissione speciale di Vigilanza, hanno evidenziato ulteriormente lo stato di difficoltà e di incapacità in cui sta operando la Giunta regionale”. Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia, a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò.

“Nelle scorse settimane, a seguito delle allarmanti dichiarazioni dal commissario della Protezione civile – avevo chiesto all’esecutivo regionale di fare chiarezza sul contenuto delle stesse, peraltro, esternate da un uomo posto in quella carica dal presidente Oliverio. Oggi, in Commissione speciale di Vigilanza, abbiamo ascoltato dallo stesso Tansi una testimonianza sullo stato di funzionamento della Protezione civile, sulla sua capacità di intervenire prontamente in caso di gravissime calamità naturali. Responsabilità, soprattutto politiche, di uno stato di colpevole abbandono dell’unica struttura di pronto intervento in caso di terremoti, senza servizi di comunicazione satellitare e senza protocolli operatovi di intesa con gli enti locali. Ho proposto, unitariamente deliberata dalla Commissione, di tenere una seduta del Consiglio regionale espressamente dedicata all’argomento.

I dati esposti da Tansi nella sua audizione sono davvero sconcertanti: in Calabria sono 450 mila circa gli edifici esposti a rischio sismico ed interi quartieri della città di Reggio Calabria, edificati dopo gli anni ’70, presenterebbero caratteristiche negative in caso di urgente necessità di sgombero. Di tempo – avverte Alessandro Nicolò – ve n’è davvero poco per recuperare una situazione divenuta preoccupante, ma neppure si può rimanere con le mani in mano. La Regione e i Comuni devono necessariamente avviare una forte azione sinergica perché anche primi del tempo massimo dei 90 giorni concesso agli enti locali, si sia nella possibilità concreta di sapere chi deve fare cosa al manifestarsi di eventi naturali particolarmente afflittivi per la sicurezza dei cittadini e delle strutture pubbliche e private. Al massimo entro la fine di quest’anno – conclude Alessandro Nicolò – Comuni e Regione devono potere parlare il medesimo linguaggio per raggiungere quegli standard operativi che scongiurino perdite umane nel caso di eventi particolarmente significativi”.