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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 SETTEMBRE 2024

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‘Ndrangheta, vescovo Locri rifiuta donazione sospetta Francesco Oliva ha rinunciato ad un’offerta generosa per la riparazione del tetto della chiesa di Bovalino. Il commento delle istituzioni calabresi

‘Ndrangheta, vescovo Locri rifiuta donazione sospetta Francesco Oliva ha rinunciato ad un’offerta generosa per la riparazione del tetto della chiesa di Bovalino. Il commento delle istituzioni calabresi
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“Nel nostro servizio noi siamo sempre nelle mani del Signore, è Lui che ci accompagna, non ho nessun timore. Non credo di aver fatto poi chissà che cosa. E’ un cammino che vogliamo fare nella nostra Chiesa, di attenzione al territorio, di attenzione un po’ a tutto ciò che ci sta attorno. E’ giusto che la Chiesa mostri distacco da tutto ciò che può influenzare o condizionare negativamente. Il nostro è un territorio tutto particolare, un territorio difficile, un territorio dove non si è ben collegati e quindi un territorio dove sappiamo che la malavita è molto organizzata”.

Lo ha detto in un’intervista a Radio Vaticana il vescovo di Locri Francesco Oliva, che ha rifiutato un’offerta generosa per la riparazione del tetto della chiesa di Bovalino perché quei soldi erano di dubbia provenienza, forse legati alla ‘ndrangheta. Poi i soldi sono arrivati lo stesso, grazie al contributo dell’otto per mille e alla generosità dei fedeli. Secondo Oliva “quello che più dobbiamo combattere è una mentalità mafiosa che circola un po’ ovunque. Non è un fenomeno di oggi, è fenomeno che ha radici culturali che risalgono molto indietro nel tempo. Inoltre si tratta di un fenomeno che è radicato in questa terra e legato anche a una situazione sociale anche di povertà. E’ un territorio che rimane un po’ ai margini”.

“Conseguenze per la comunità? Non vorrei temere nulla, vorrei semplicemente sperare – prosegue – che questo sia un segno che possa portare tutti ad avere sempre maggiore attenzione anche su una semplice donazione. Infatti se c’è il dubbio che possa essere equivoca, allora è giusto che il sacerdote o la chiesa destinataria si interroghino prima. Anche perché Papa Francesco è un esempio per tutti noi e ha dato un insegnamento molto importante: cioè, la Chiesa non accetta denari che hanno il minimo sospetto di essere denari sporchi”.

“Il gesto non è stato da me imposto, è stato un gesto che è venuto su valutazione da parte del parroco e del consiglio Affari economici della parrocchia. Hanno condiviso questa scelta, non è una scelta che ho imposto dall’alto. E’ una scelta che è stata valutata dal Consiglio affari economici della parrocchia unitamente al loro parroco”, conclude il vescovo.

MARILINA INTRIERI (CHILD’S FRIENDS)

L’associazione nazionale Child’s friends rileva che l’11.11.2016, il vescovo della Diocesi calabrese di Locri – Gerace, appreso della dubbia provenienza di una somma di denaro donata alla Chiesa in beneficienza ha, senza indugio, restituito la somma a chi l’aveva donata. La manifestazione di pensiero e l’agire dell’alto Prelato della Chiesa Cattolica sono un grande esempio per i numerosi minori di un territorio ad alta densità mafiosa, basso tasso d’istruzione genitoriale e grandi difficoltà giovanili: elevata dispersione scolastica, carenza dei Servizi sociali, sanitari e scolastici ecc.

La Chiesa Cattolica costituisce storicamente per la nostra Nazione una istituzione guida che, per i credenti, si fonda su un intimo percorso religioso. I membri del clero rappresentano per molti minori una parte degli adulti di riferimento dai quali apprendere le regole sociali che governeranno la Loro futura vita di adulti e la liturgia, costituisce, un momento di apprendimento per una vita fondata sui valori cristiani per realizzare la propria personalità.

E’ nell’esempio offerto da molti religiosi che, quotidianamente , vivono le difficoltà della strada che molti bambini e ragazzi individuano quei valori che li dovranno guidare nella loro vita futura. E’ compito di tutti gli adulti di riferimento educare i minori ai valori costituzionali ed ai principi sanciti dalla Convenzione di New York.

Il territorio di Locri è uno di quelli nel quale gli uffici giudiziari rilevano una elevato disagio giovanile, ma anche casi di grande forza interiore e di volontà che hanno portato ragazzi ad uscire dalle maglie della criminalità organizzata e a dimostrare che, lavorando di concerto con le istituzioni, è possibile liberarsi dalla controcultura della illegalità. Un grande esempio, quello di S.E. Monsignore Oliva al quale la scrivente associazione porge i suoi più deferenti saluti.