Cosenza, sequestrate sette sale operatorie Carabinieri riscontrano carenze igienico-sanitarie all'ospedale "Annunziata". Il commento della politica
Su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza assieme ai militari del NAS stanno procedendo al sequestro preventivo, con facoltà d’uso condizionata, di sette sale operatorie dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza, in particolare di sette sale operatorie dei Reparti di Chirurgia Generale e di Ortopedia, ove è presente anche una sala di day surgery per oculistica.
Il provvedimento, disposto dal Sostituto Procuratore Donatella DONATO, sotto la supervisione del Procuratore Capo Mario SPAGNUOLO e del Procuratore Aggiunto Marisa MANZINI, scaturisce dagli accertamenti svolti dai militari dell’Arma che hanno eseguito approfondite ispezioni anche con l’ausilio del personale dello Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPISAL) di Catanzaro. I risultati dei controlli hanno evidenziato una serie di carenze sotto il profilo igienico-sanitario con particolare riferimento a rischi di contaminazione derivanti dalla promiscuità nel ciclo sporco-pulito, dalla presenza di locali adibiti a stoccaggio di rifiuti speciali in aree non previste, nonché dal mancato rispetto dei parametri microclimatici e microbiologici previsti con la pressurizzazione delle sale operatorie. Sono state altresì contestate violazioni in tema di sicurezza dell’ambiente di lavoro. Nel provvedimento di sequestro sono state indicate una serie di prescrizioni a cui è subordinata la facoltà d’uso, in caso contrario l’utilizzo delle sale operatorie è da ritenersi interdetto.
FRANCESCA CASSANO (VICEPRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE COSENZA)
«Apprendo dalla stampa di provvedimenti giudiziari emessi dalla Procura di Cosenza, scaturiti dalle ispezioni condotte nelle scorse settimane dai carabinieri e riguardanti l’ospedale dell’Annunziata. Da cittadina prima che da amministratrice, registro le carenze individuate nella struttura sul piano igienico e non sulla qualità delle prestazioni erogate dal personale medico ed infermieristico. Se l’ospedale è sporco forse sarebbe il caso di chiederne conto all’azienda incaricata, per una cifra non secondaria, del servizio di pulizia. Se le carenze sono di carattere strutturale non dobbiamo dimenticare tutti i limiti di un edificio oggettivamente vetusto. Diamo atto al Direttore Generale dell’azienda ospedaliera che sono già in corso i lavori di realizzazione delle nuove sale operatorie ubicate a fianco al DEA e la cui consegna è prevista per marzo 2017. Nell’appalto complessivo sono previsti anche i lavori di ristrutturazione delle sale operatorie sequestrate, che auspico vengano accelerati al più presto. Alla luce dei sequestri effettuati sollecito una riorganizzazione degli orari degli interventi affinché le sale operatorie funzionino al meglio anche in ore pomeridiane e notturne. I rilievi della Procura non devono essere sottovalutati. Al contrario costituiscono una ulteriore spinta verso la costruzione del nuovo ospedale, più efficiente e funzionale, il cui iter burocratico è già stato avviato dal presidente della Regione Mario Oliverio.