Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Tribunale Rossano, ministro Orlando risponde a Buemi Il Gav: "Omissioni su omissioni. Tace su carte false e relazioni alterate"

Tribunale Rossano, ministro Orlando risponde a Buemi Il Gav: "Omissioni su omissioni. Tace su carte false e relazioni alterate"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Rossano – Il Gav esprime ferma indignazione per i
contenuti espressi dal Ministro della Giustizia *Andrea Orlando*
all’interrogazione parlamentare presentata dal senatore *Enrico Buemi* sul
futuro dell’ex tribunale di Rossano. Dal tenore della risposta si evince,
senza interpretazione alcuna, come l’ex prestigioso sito di Viale S. Stefano
sia da ritenere *irrimediabilmente chiuso*. È sconcertante l’atteggiamento
del Guardasigilli che si *ostina a negare un’attenta azione ispettiva*
circa le ragioni che sottendono la chiusura del tribunale di Rossano. *Nulla
dice sulle gravi ipotesi di “carte false” e sulle presunte alterazioni di
relazioni tendenti a giustificare l’accorpamento al tribunale di
Castrovillari, la cui unica motivazione sembra muoversi sul dato della
realizzazione di un nuovo presidio, pensato e dimensionato però per
un’utenza pari all’ex tribunale di Castrovillari (circa 20 comuni) e non
certo per ospitarne oltre 50.*

Nonostante tutto, il *Ministro Orlando* sottolinea come la commissione di
monitoraggio abbia rilevato “l’assenza di criticità logistico
organizzative” nella fase post/accorpamento negando al contempo i gravi
reali disagi cui è sottoposta tutta l’utenza proveniente dallo Jonio. *Da
un Ministro della Giustizia ci si aspetta altro, soprattutto, che dica la
VERITA’!* Come si può affermare che non vi siano criticità logistiche in
assenza di un sistema viario efficiente e di una mobilità pubblica
praticamente assente? Immaginiamo un cittadino di Scala Coeli (distanza 165
km – tempo di percorrenza stimato 2h 30min), che deve recarsi per una
testimonianza a Castrovillari: allo stato esistono solo 2 corse all’alba e
altrettante nel pomeriggio, garantite da un’azienda di autolinee privata
(in assenza di mobilità pubblica). Per quel cittadino una semplice
testimonianza significa alzarsi alle 5 del mattino e rientrare a casa
almeno alle 20, con il rischio che l’udienza venga rinviata a data da
destinarsi come spesso accade. Al momento *si contano numerose sanzioni
amministrative nei confronti dei testi che non si presentano perché
impossibilitati*(sprovvisti di possibilità economiche e mezzi propri).
Altro che efficienza!

Si parla poi di mancanza di criticità organizzative: ma né il Ministro né
la Commissione tanto meno il Presidente del Tribunale accennano alle
udienze relative ad attività ordinaria, di lavoro e previdenza, alcune
delle quali sono state *rinviate addirittura al 2019*. Sul punto si
rinvengono esposti nei confronti di alcuni magistrati verso i quali *il
Consiglio Superiore della Magistratura ha aperto procedimenti disciplinari
per lungaggini processuali e denegata giustizia*.

Il Presidente del Tribunale di Castrovillari avrebbe deciso inoltre “di non
avvalersi dell’autorizzazione all’utilizzo dei locali del soppresso
Tribunale di Rossano, avendo a disposizione spazi più che adeguati
all’accorpamento presso il nuovo palazzo di Giustizia di Castrovillari”.
Sul punto *si omettono le varie prese di posizione di alcuni giudici che
per protesta si sono astenuti dal celebrare udienze a causa dell’incapienza
delle aule ritenute, per l’appunto, inadeguate*. Inoltre a rafforzare tali
tesi la presenza di *verbali ispettivi dell’Asp che hanno accertato
l’inidoneità, l’inadeguatezza e l’insalubrità degli attuali locali Unep del
vecchio tribunale di Castrovillari*.

Omissioni su omissioni, dunque, perché a tutti i costi bisogna dimostrare
che l’accorpamento del tribunale di Rossano a Castrovillari risponde a un
incremento di efficienza del sistema giudiziario, al miglioramento dei
tempi o di risparmio di spesa, di produttività. Niente di più falso! Al
contrario i costi stimati di sperpero di denaro pubblico e privato nelle
spese di trasporto complessive annue (avvocati, forze dell’ordine,
detenuti, cittadini per certificati, consulenti, operatori giudiziari,
cancellieri, testimoni, etc) si aggirano attorno ai 6.760.000,00 di euro.

Riguardo i principi di produttività, la relazione ministeriale “Strasburgo
2” redatta dal Capo di Dipartimento dell’amministrazione giudiziaria
(11/08/2015) Mario Barbuto pone il tribunale di Castrovillari al
terz’ultimo posto della classifica, a tal punto da supporre finanche la
chiusura.

Il Gav non si riconosce in uno Stato che non dà risposte circa i fatti su
esposti; ritiene responsabile morale per la perdita di posti di lavoro il
Capo dello Stato, il Csm, il Governo, il Parlamento, la magistratura,
poiché a vario titolo non hanno inteso fare chiarezza sui retroscena oscuri
che hanno determinato la chiusura del Palazzo di Giustizia nel 2012. Lo
spirito della norma d’altronde prevedeva l’accorpamento dei cosiddetti
“tribunali minori” nelle sedi giudiziarie capoluogo di provincia.
Castrovillari non solo non è capoluogo di provincia ma risultava più
piccolo dell’ex tribunale di Rossano e meglio collegato al tribunale di
Cosenza. Idem Paola a Cosenza e Lamezia a Catanzaro. Perché chiudere
Rossano? Quali manovre occulte si sono attivate? I cittadini sanno cosa è
accaduto, solo lo Stato fa finta di non vedere né sentire. Ecco perché ci
sarebbe da *VERGOGNARSI*. Fa specie, infine, *il silenzio degli ordini
professionali, delle associazioni di categoria, delle organizzazioni
sindacali, di partiti e movimenti, che su questi punti anch’essi tacciono*.
E’ minato lo stato di diritto, violato paradossalmente dalle stesse
istituzioni.