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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 22 OTTOBRE 2024

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Anticipazioni cassa Gioia, arriva la replica ai consiglieri A rispondere nei dettagli è il responsabile di settore Antonio Marra

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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Non tarda ad arrivare la replica agli otto consiglieri comunali firmatari di un’interrogazione al sindaco su un ricorso ad anticipazione di cassa di circa sette milioni di euro. A rispondere nei dettagli è direttamente il responsabile di settore, Antonio Marra ma la nota è firmata naturalmente anche da Pedà. “La somma – viene spiegato – è accordata all’ente dal Tesoriere Comunale a seguito di espressa previsione normativa – legge di stabilità 2016, art. 222 del D. Lgs.vo n.° 267/2000 e D. Lgs.vo 118/2011 – che prevede che tale “fido” corrisponda ai 5/12 delle entrate accertate nel penultimo esercizio accertato. Probabilmente solo a causa di una svista – e i dati prodotti dagli stessi consiglieri lo confermano – i firmatari della nota che oggi si riscontra affermano – sbagliando – che l’anticipazione da restituire al 31/12 è pari ad € 6.972.735,45. Ciò è vero nella misura in cui tali somme siano state utilizzate”.

Si invitano pertanto i consiglieri a leggere con attenzione il prospetto di cassa che essi stessi allegano: “al rigo 19 – continua – vi è un inciso che testualmente riporta “Utilizzo anticipazione”. Ebbene, a fianco a tale inciso sono riportate le somme che effettivamente il Comune e l’Amministrazione Comunale hanno usato sino ad oggi, ovvero € 2.525.432,35”. Il Comune, quindi, secondo l’esperto Marra, dovrà restituire tale cifra entro fine anno e non i sette milioni. Continuando a leggere il prospetto, il dirigente fa notare: “in questi 2.525.432,35 sono compresi – al rigo 17 e sotto la denominazione di “somme riservate” – € 515.624,56 che corrispondono alle somme accantonate per mutui (non contratti da questa Amministrazione ma da quelle precedenti)”.

Quindi, facendo bene i conti, le somme realmente utilizzate per spese correnti o in conto capitale da questa Amministrazione a titolo di anticipazione ammonterebbero a 2.009.807,79 euro. Ridimensionate le cifre, la lectio ai consiglieri continua evidenziando che “gli interessi sono calcolati sulle somme effettivamente utilizzate (e non sul totale mai effettivamente fruito). Sulla base delle stime annue dell’ufficio finanziario il trend si aggira intorno ai 49mila euro annui, e non 500mila”. Sempre in merito a quanto precisato nella nota, viene chiarito come non corrisponda al vero l’affermazione per la quale non è stata effettuata la ricognizione di somme vincolate per spese correnti: “l’attuale Amministrazione, – si legge – in sede di insediamento del nuovo Tesoriere Comunale ha proceduto alla ricostituzione delle somme vincolate, con determinazione n.° 380 del 24 maggio 2016, per € 3.966.615,32.

Da questa ricognizione emerge in maniera chiara la rendicontazione relativa ai pagamenti per opere pubbliche. Tali dati sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente e visionabili da chiunque. In merito è di preliminare rilievo evidenziare che, attraverso la ricognizione delle somme vincolate, l’Ente ha ottemperato ad una precisa prescrizione da parte del Collegio dei Revisori. La precedente gestione commissariale infatti aveva denunciato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica che parte dei fondi a destinazione vincolata erano stati usati – negli anni precedenti – per far fronte ad esigenze di cassa.

Questa Amministrazione si è pertanto attivata al fine di reintegrare interamente tali fondi che, mai sino ad oggi, sono stati usati per far fronte ad esigenze di cassa”. Per ciò che concerne il sostenuto “mancato rispetto del limite di spesa”, “con molta umiltà chiedo – aggiunge Marra – che i consiglieri spieghino a cosa si riferisce tale parametro che, anche agli uffici interpellati, appare sconosciuto: sarà stato probabilmente coniato dai firmatari della nota. Li invito pertanto a volermene illustrare i termini economici e percentuali nonché i parametri di riferimento. Non mi dilungo nello specificare cosa è stato pagato con i 2.009.807,79 di anticipazione di cassa realmente utilizzati: mi limito a dire – e potranno recarsi presso gli uffici competenti a verificarlo – che abbiamo provveduto a pagare debiti per servizi essenziali (pubblica illuminazione, spazzamenti, fornitura acqua potabile, depurazione, solo per fare degli esempi) con rate insolute dal 2014!”. L’Ente fa sapere che provvederà alla restituzione delle somme utilizzate a titolo di anticipazione con i riversamenti dell’IMU – in scadenza al 16 dicembre – e con prelevamenti dai Conti correnti postali, “come avviene ogni anno”.