Pedà incontra i cittadini prima del Consiglio comunale Stasera si voterà la mozione di sfiducia al sindaco presentata da 9 consiglieri
di Maria Teresa Bagalà
GIOIA TAURO – In una Piazza dell’Incontro gremita, nonostante il freddo, ieri sera il sindaco Giuseppe Pedà ha incontrato la cittadinanza in vista del consiglio comunale di questa sera durante il quale si voterà la mozione di sfiducia nei suoi confronti, presentata nei giorni scorsi da nove consiglieri, alcuni appartenenti all’ormai ex maggioranza ed altri all’opposizione, e che potrebbe quindi decretare, se confermata in aula, la fine della sua amministrazione.
Pedà, salito sul palco, come un fiume in piena, ha ripercorso i diciotto mesi del suo mandato elencando i risultati ottenuti, ma anche le difficoltà incontrate e dovute specialmente alla difficile situazione economica dell’ente. Egli ha ricordato che, al momento del suo insediamento, i dipendenti comunali ormai da mesi non percepivano lo stipendio a causa della mancanza di una Tesoreria e di come in poco tempo sia riuscito a risolvere questa situazione; ha parlato degli otto milioni di debito nei confronti della Sorical la quale già minacciava di ridurre l’erogazione dell’acqua a Gioia Tauro e che la sua amministrazione è riuscita a pagare; delle difficoltà incontrate, alcune delle quali ancora oggi persistono, per far ripartire a pieno regime la raccolta differenziata porta a porta; della ristrutturazione delle scuole che si trovavano in uno stato di emergenza ed ancora delle tante iniziative svolte nel campo dei servizi sociali.
Idee indirizzate soprattutto al fine di eliminare le disparità sociali ed economiche tra i più piccoli. Il primo cittadino ha dopo elencato i vari progetti della sua amministrazione e che avrebbero potuto vedere la realizzazione se non si fosse aperta la crisi comunale
Pedà in chiusura ha poi ribadito la sua decisione di non dimettersi, ma di affrontare il consiglio comunale di oggi, in rispetto dei migliaia di cittadini che a giugno del 2015 gli hanno dato fiducia votandolo, ed ancora in rispetto verso i lavoratori dell’ex Pianambiente, gli Lsu, i giovani e tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere in lui. Infine si è congedato affermando di non provare alcun rancore nei confronti di coloro che gli hanno tolto la fiducia, augurandosi che questa sera in aula ognuno di loro possa votare secondo la propria coscienza.