Taurianova, Fausto Siclari resta in sella Respinta la mozione di revoca degli Innamorati. Consiglio fiume con bagarre in aula
«Auspichiamo che ci sia un sussulto di coscienza tra i consiglieri di maggioranza». Ma alla fine quel «sussulto» a cui si richiamava Roy Biasi, leader degli “Innamorati di Taurianova”, non c’è stato. Perché la mozione di sfiducia presentata contro il presidente del consiglio comunale Fausto Siclari si è infranta sul realismo dei numeri. Occorrevano i 2/3 dei voti (11 per l’esattezza) per sfiduciare Siclari e la minoranza ne ha raccolti 7 contro gli otto della maggioranza e una scheda bianca. Mozione respinta con Siclari che brinda al nuovo anno restando in sella.
La mozione era al primo punto dell’ordine del giorno, sui restanti otto, ma prima di arrivare al voto tanto atteso si è dovuti aspettare quasi cinque ore riempite da battibecchi e discussioni animate tra la maggioranza e l’opposizione. Un botta e risposta infinito che non sembrava terminare mai dove il punto più saliente della seduta, ovvero la mozione di revoca, veniva allontanata e si divagava su altre questioni con accuse e attacchi reciproci trai vari consiglieri che prendevano la parola.
Tra qualche precisazione e qualche affondo di “fioretto”, anche tra i banchi della minoranza si è rivisto un inedito duello. Con un Rocco Sposato che ha voluto puntualizzare il suo ruolo e un Biasi che lo ha attaccato. «La mia – ha affermato Sposato – non sarà mai una minoranza distruttiva, perché così tradirei gli elettori che mi hanno dato fiducia. La mia condotta politica – ha aggiunto – è votata solo al bene comune della comunità e mai ad interessi personali».
Biasi, invece, nel suo intervento lo ha invitato a spostarsi sui banchi della maggioranza per coerenza dopo l’ultimo voto a favore della giunta Scionti sulle variazioni di bilancio. Un botta e risposta che è continuato ancora tra i due e che ha visto inserirsi il duello infinto tra Stella Morabito e il sindaco Scionti e il presidente Siclari; e tra Biasi e il suo ex delfino. Con il primo che, nel leggere le motivazioni della sfiducia, ha rimarcato quali sono stati i fattori che hanno portato il suo gruppo a formulare la mozione elencando pure le presunte somme indebitamente percepite da Siclari nella qualità di ex assessore della giunta Biasi. E il secondo che ha replicato punto su punto alla mozione che gli stata presentata contro.
E il quinto punto dell’ordine del giorno della seduta consiliare trattava proprio di questo, l’esame e la conseguente approvazione della mozione presentata da Biasi in merito «alle presunte somme indebitamente percepite dal presidente del consiglio comunale nella qualità di ex assessore». Anche il sindaco Scionti dice la sua su questa vicenda provocando Biasi sottolineando come mai il capogruppo degli “Innamorati” «si ricorda solo adesso dopo dieci anni a denunciare quello che a suo dire è illecito».
Il primo cittadino sostiene di essersi «attivato subito per fare chiarezza chiedendo tutti gli atti necessari e interpellando l’Asp per conoscere la posizione di Siclari e mi è stato risposto – ha spiegato durante il suo intervento – che quanto percepito dallo stesso erroneamente è stato restituito».
Dalla discussione il leader degli “Innamorati” non si è ritenuto soddisfatto e ha gridato al falso. Affermazione che ha fatto scattare l’ennesima bagarre tra Siclari e Biasi. Quest’ultimo ha chiesto di prendere visione dell’attestazione dell’Asp, a suo dire falsa, sostenendo che sulla questione «andrà a fondo» chiedendo verifica nelle sedi opportune. Sulla questione è tornato a prendere la parola Sposato, dichiarando che la discussione a suo dire è inutile, «dal momento che sembra che si stia facendo un altro processo a carico di Siclari, la cui posizione è già stata chiarita dalla magistratura».
Il capogruppo del PD Pino Falleti ha ritenuto questa mozione, come la precedente, «una mera illazione». Mentre il consigliere di “A Testa Alta” Francesco De Marco ha dichiarato che si tratta di una «mozione delicata i cui atti vanno letti attentamente. Ed essendo passati dieci anni bisogna soffermarsi solo su quello di tangibile che c’è, ossia l’atto dell’Asp». Dario Romeo del PD si è associato alle parole di De Marco. Morabito e Lazzaro di Impresa Calabria hanno concordato con Romeo e De Marco in merito alla complessità del carteggio però hanno evidenziato di non sentirsi tutelati dalla risposta dell’Asp chiedendo che si interpellino gli uffici comunali. Si è successivamente passati ai voti. La mozione è stata respinta con 9 voti contrari e 6 favorevoli. Un nuovo punto a favore per Siclari.
La tensione e il clima acceso si è stemperato quando si è passati ai punti finali. In particolare con l’ottavo, dove si è visto una “convergenza parallela” tra la maggioranza e la minoranza guidata da Biasi. In discussione c’era l’adesione al principio «di consumo di suolo zero» in base alla legge urbanistica regionale del 2002. Su questo argomento Biasi ha affermato di votare favorevolmente, il sindaco si è detto contento.
La Morabito, contrariamente, ha dichiarato di essere dispiaciuta del fatto che anche di questa relazione non era a conoscenza. Sposato dal canto suo si è detto soddisfatto del fatto che Biasi abbia deciso di votare favorevolmente. Il punto è passato con 13 voti a favore e 2 astenuti. È stato un consiglio fiume, interminabile, che iniziato nelle prime ore della mattina e si è conclusoin serata. Dove a prevalere sono state, soprattutto, le tante incrostazioni presenti e passate. Ma un filo di speranza, però, resta sempre.