“Assunzioni Multiservizi rischiano di saltare” E' quanto afferma Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia Terme
Ennesima mannaia sulla Multiservizi, sul Comune e sul processo che dovrebbe – ma è bene già cominciare a parlare al passato – avrebbe dovuto avviare già quest’anno un significativo incremento della raccolta differenziata in città a seguito del finanziamento regionale.
Dopo le domande che abbiamo posto nei giorni scorsi ai vertici della Multiservizi – sulle quali non abbiamo avuto ancora nessuna risposta né abbiamo avuto accesso agli atti – e mentre continuano ad aumentare le segnalazioni di esclusi che addirittura si sono visti calcolare punteggi in modo sbagliato o non sono presenti negli elenchi pur avendo inviato la domanda, un’altra patata bollente rischia di bloccare il processo di estensione della raccolta differenziata a tutta la città con i connessi benefici ai cittadini: le assunzioni di nuovi collaboratori potrebbero saltare.
Le nuove assunzioni previste per incrementare la raccolta differenziata sul territorio comunale rientrano nella categoria dell’apprendistato, contratti che hanno come sbocco un contratto a tempo indeterminato. La dirigente al ramo del Comune, con parere indirizzato nelle ultime ore direttamente ai vertici della Multiservizi, ha espresso parere contrario rispetto alla possibilità di procedere con le assunzioni: le assunzioni di nuovi collaboratori infatti sarebbero in contrasto con la nuova disciplina in materia di società partecipate, in particolare con il “Testo Unico in materia di società partecipate dalla pubblica amministrazione”, in vigore da fine settembre dello scorso anno in attuazione della legge Madia, che prevede che fino al 30 giugno 2018 le società a controllo pubblico non possano procedere ad assunzioni a tempo indeterminato se non attingendo a degli elenchi regionali formati dai dipendenti “eccedenti”, dipendenti che tutte le società partecipate sono chiamate ad individuare entro il 23 marzo. Saranno le Regioni a formare e gestire gli elenchi dei lavoratori dichiarati eccedenti e non ricollocati, che poi verranno trasmessi all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. Quindi è da questi elenchi che anche la Multiservizi dovrebbe attingere i nuovi collaboratori per la differenziata.
Tutto ciò vuol dire una sola: salta tutto! Se tutto ciò dovesse essere confermato, non solo sfumerebbe un’importante possibilità occupazionale per tanti giovani che hanno fatto domanda e che magari si sono visti collocati in posizioni utili in graduatoria, ai quali in questi mesi si è solo venduto fumo negli occhi, ma significherebbe ritardi drammatici nel processo di estensione della raccolta differenziata. Pensiamo solo a quanto tempo ci vorrà per completare l’iter di creazione di questi elenchi regionali Per non parlare degli ulteriori ritardi determinati dai ricorsi che, dopo le denunce che abbiamo fatto nei giorni scorsi, sicuramente arriveranno da parte di tanti esclusi dalle graduatorie.
Le responsabilità dell’attuale gestione della Multiservizi sono evidenti e drammatiche. E il Sindaco è responsabile politicamente di quanto sta accadendo. Difficilmente potranno giocare allo scaricabarile, visto che il finanziamento regionale risale ad ottobre 2015, a pochi mesi dall’inizio dell’attuale gestione. Solo ora ci si è accorti del limite alle assunzioni per le società partecipate in vigore da settembre? C’è voluto più di un anno per avere il bando per reclutare i nuovi collaboratori per la differenziata. Bastava farlo prima e la Multiservizi, come altre società partecipate, non sarebbe state soggetta ai limiti che oggi gravano per le assunzioni fino al 2018. Anche in questo caso non ci voleva la sfera di cristallo a capire che c’era aria di “stretta” sulle partecipate in tutta Italia. Qui c’è un colpevole ritardo da parte del managament della Multiservizi, i cui effetti negativi saranno pagati dai cittadini di Lamezia e da tanti giovani che probabilmente resteranno illusi da una prospettiva di lavoro.
Già scontiamo ritardi significativi, visto che, secondo la tabella di marcia approvata dalla giunta Mascaro, la differenziata doveva essere estesa a tutta la città già nei mesi scorsi. Ora non poter assumere nuovi collaboratori e dover aspettare l’iter per attingere agli elenchi regionali significa vanificare il finanziamento regionale sulla raccolta differenziata ottenuto dal Comune.E quindi blocco delle premialità regionali ai Comuni avanti della raccolta differenziata, impossibilità di abbassare le tariffe sui rifiuti ai cittadini lametini, un sistema di gestione dei rifiuti che continuerà ad essere deficitario e a riproporci, come già purtroppo avviene in tante periferie, cumuli di spazzattura ammassati ai bordi delle strade fuori dai cassonetti.
Ed è chiaro che anche il Sindaco non può trincerarsi dietro il parere tecnico di un dirigente, ma deve assumersi le responsabilità politiche di un managament da lui nominato. Era ottobre 2015 quando, insieme all’ex vice sindaco Caglioti, annunciavano in pompa magna il finanziamento regionale per la raccolta differenziata. Ora che probabilmente il processo resterà bloccato per molto e molto tempo e alla luce di tanti colpevoli ritardi e macroscopici errori di gestione, cosa aspetta il Sindaco a richiamare i vertici della Multiservizi alle loro responsabilità?
Attendiamo l’evoluzione della vicenda e ci auguriamo che un importante investimento per la città per incrementare la raccolta differenziata non vada perso, così come invochiamo di nuovo trasparenza e rispetto delle regole per quanto riguarda la selezione pubblica. Se ciò non avverrà, l’attuale management con senso di responsabilità dovrebbe valutare l’ipotesi di fare un passo indietro.
Nei prossimi giorni chiederò insieme agli altri colleghi consiglieri che vorranno aderire una discussione urgente in consiglio comunale. Il momento è molto delicato e l’amministrazione comunale deve assumersi le sue responsabilità.
Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamazia Terme