Nuovo intercity jonica, la soddisfazione di Dieni (M5s) "È la prova che il declino della Calabria non è inevitabile"
«Sono felice che le numerose sollecitazioni che ho rivolto a Trenitalia, al ministero delle Infrastrutture e alla Regione si siano tradotte nel risultato che molti calabresi aspettavano: il secondo Intercity sulla Jonica è oggi una realtà». È con grande soddisfazione che la deputata del M5S Federica Dieni accoglie la notizia della nuova corsa a lunga percorrenza sulla fascia jonica.
«Dopo anni di declino ininterrotto, che ha contribuito al sensibile peggioramento del servizio pubblico di trasporto, grazie all’attivismo del Movimento 5 Stelle e di quanti, tra associazioni e cittadini, si sono impegnati per non arrendersi alla rassegnazione – continua la parlamentare –, oggi si assiste a un segnale incoraggiante. Doveroso il mio ringraziamento a quei dirigenti, come il direttore generale del ministero delle Infrastrutture Antonio Parente, che si sono aperti al dialogo e a chi si è battuto per superare le molte ritrosie e ostacoli messi in campo dagli organi politici.
Sono felice che alla fine anche l’assessore Musmanno, che aveva opposto qualche perplessità al progetto preferendo inizialmente un percorso alternativo, alla fine si sia lasciato convincere dalla validità di un’iniziativa che dà dignità a popolazioni che purtroppo scontano, nell’indifferenza dello Stato, un sostanziale isolamento. Dopo quattro atti parlamentari, lettere e incontri, tanto al ministero quanto alla Regione, questo risultato è il degno coronamento di una battaglia che solo un anno fa sembrava persa in partenza».
«Ovviamente il secondo Intercity sulla Jonica – conclude la deputata – non risolve i problemi dell’area di Reggio Calabria e di Crotone. Anzitutto perché il treno non risolve nulla se non sarà realizzato con materiale adeguato, che giustifichi il prezzo del servizio. Sappiamo inoltre che restano molte le sfide aperte, dall’aeroporto alle strade. Si tratta tuttavia di un piccolo segnale: la testimonianza del fatto che la Calabria non è condannata dal destino, ma che talvolta un miglioramento, seppure a costo di grandi sacrifici, è a portata della nostra volontà e del nostro impegno».