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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 14 NOVEMBRE 2024

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Studenti universitari calabresi trasportavano droga Sono quattro i giovani arrestati a Messina per concorso di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti

Studenti universitari calabresi trasportavano droga Sono quattro i giovani arrestati a Messina per concorso di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti
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REGGIO CALABRIA – Quattro arresti della polizia di Messina per concorso di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Salvatore Condò, 29 anni e Claudio Condò di 24 anni, entrambi di Locri; Gaetano Errigo, 25 anni di Reggio Calabria e Vincenzo Sergi, 46 anni di Careri (Reggio Calabria).

Le indagini hanno fatto emergere evidenti responsabilità rispetto al trasporto di ingenti quantitativi di marijuana che gli arrestati, tutti di origine calabrese, trasferivano dalla Calabria in Sicilia.

Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno fatto emergere i trasferimenti della marijuana in carichi che si aggiravano, ogni volta, sui 5 chili, facilmente trasportabili in valigie e trolley sui traghetti che collegano le due sponde. Risale al 6 ottobre del 2015 l’arresto di Gaetano Errigo, sorpreso agli imbarcaderi messinesi dai poliziotti della Squadra Mobile con più di 5 chili di erba pronta ad essere smerciata.

Gli arrestati, tre dei quali studenti universitari presso la facoltà d’Economia e di fatto residenti a Messina, non erano spacciatori improvvisati. Le conversazioni intercettate, per quanto camuffate rivelano un ripetuto traffico di valigie di “robbe nuove”, e dei rischi e degli escamotages da usare nel caso di controlli delle forze di polizia o di poliziotti in transito su traghetti e aliscafi. Al momento, altre due persone sono irreperibili ed attivamente ricercati.

Nel corso degli arresti i poliziotti hanno trovato in casa dei fratelli Condò, a Messina, un chilo e 800 grammi di marijuana e l’occorrente per il confezionamento delle singole dosi: un bilancino di precisione, buste in cellophane e una macchinetta per il sottovuoto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due sono stati trasferiti in carcere.