Macino prende per mano il PD: “La maggioranza vuole unità e Alessio sindaco” L'intervento del coordinatore provinciale, Puccio: "a breve si riunirà l'assemblea degli iscritti. Occorrono scelte nette e forti"
GIOIA TAURO – Neanche il tempo di chiudere il nuovo tesseramento “lampo” 2016 che si riaccendono le micce all’interno del PD gioiese. A far da detonatore, una dichiarazione di Domenico Cento che, mercoledì, nel riferire la linea del partito rispetto alle prossime amministrative aveva parlato di dialogo precluso a quelle forze politiche “che hanno sfiduciato un sindaco”, ovvero l’ex primo cittadino Pedà, tra cui quindi gli ex consiglieri “dem” Altomonte e Alessio, oggi confluiti nel collettivo “Città futura” a sostegno della candidatura di quest’ultimo. Secondo uno degli esponenti storici del partito, Edoardo Macino, che a differenza di altri pur essendo vicino alle posizioni dell’ex sindaco antimafia, ha comunque rinnovato la tessera, la maggior parte dei “compagni” gioiesi non condivide questa affermazione ritenuta “gravissima e personalistica”. Dalle parole del noto medico, emergono chiare anche alcune indiscrezioni sui nuovi rapporti di forza attualmente esistenti in uno scenario ancora sensibilmente segnato da almeno 4 correnti: 70 iscritti, una quindicina che la pensano in un modo, altrettanti in un altro e i restanti che addirittura sarebbero in appoggio alla discesa in campo dello stesso Alessio, da tempo in rotta con il PD. “La maggioranza vuole un partito unito e non chiacchiere – evidenzia Macino – e voleva anche le dimissioni di Pedà, così come a livello provinciale e regionale: la sua coalizione è implosa per contraddizioni intestine e noi, che abbiamo perso le elezioni, dovevamo fare l’opposizione. In questi casi, un partito si organizza per vincere e non fa da stampella a nessuno. Abbiamo avuto decine di discussioni al riguardo, i due ex consiglieri si sono confrontati con chi di dovere, e il PD si riconosce nel voto da loro espresso il 23 dicembre; io stesso ne avevo parlato con Sebi Romeo anche se in un periodo in cui non ci sono organismi è difficile confrontarsi. Ma lo abbiamo sfiduciato con delle motivazioni ben precise, il nostro giudizio lo abbiamo espresso in quelle 14 pagine della mozione”. Ad ogni modo, Macino tiene a ricordare che, al momento, l’unico legittimato a esprimere giudizi è il coordinatore provinciale, Giovanni Puccio, attuale commissario di circolo: “le affermazioni rilasciate sono assolutamente false – continua – dalle riunioni svolte la sola cosa certa è che ancora non si è deciso nulla, ci determineremo nei tempi e nei modi previsti al termine di un’approfondita discussione che è ancora in corso. Inoltre, nessuno ha mai proposto Romeo a sindaco, né a livello di zona né altro. Se c’è stata, anche questa è di carattere personale. La maggior parte dei nuovi iscritti vuole la candidatura di Alessio. Il problema non sono i “renziani” o gli “anti-renziani” – conclude – il partito è dei militanti, di quelli che lottano non di coloro che pensano basti frequentare qualche consigliere regionale per parlare a nome di tutti”.
Sulla questione è intervenuto, ieri, il coordinatore provinciale, Giovanni Puccio. Di seguito la sua nota integrale:
La campagna del tesseramento svoltasi a Gioia Tauro così come in tutto il resto della provincia reggina rappresenta l’avvio di un percorso politico che porterà nelle prossime settimane a celebrare il congresso nazionale del PD. Un momento di ampio confronto e partecipazione degli iscritti e degli elettori democratici e di crescita e rinnovamento dei gruppi dirigenti del PD, affinchè vengano attrezzate risposte convincenti e restituite speranza e futuro anche ai cittadini di questa città così importante del territorio pianigiano.
Dopo il confronto avvenuto nelle scorse settimane, a breve si riunirà l’Assemblea degli iscritti per proseguire lo slancio inclusivo avviato col tesseramento e continuare l’approfondimento necessario alla costruzione di un Progetto di profondo cambiamento che investa sul futuro della città di Gioia Tauro e sia capace di mettere in luce e valorizzare le diffuse energie vitali presenti in ogni ambito della società gioiese.
Dopo la fallimentare esperienza amministrativa del centro destra conclusasi prematuramente, il PD intende mettersi al servizio, nell’esclusivo interesse della cittadinanza, per la costruzione di una prospettiva alternativa alle esperienze del passato e che sappia innescare un nuovo processo di crescita economica, sociale e civile.
Occorrono perciò scelte nette e forti in termini programmatici e di individuazione delle migliori soluzioni ai numerosi problemi che vive la città.
Gioia Tauro ha oggi l’occasione e la possibilità di aprire una nuova fase e segnare un nuovo inizio al centro del quale siano assunti i valori della trasparenza, della legalità e dello sviluppo.
Di fronte ai ricorrenti pericoli di condizionamento sull’economia e le istituzioni da parte delle organizzazioni della ‘ndrangheta, occorre anzitutto che le istituzioni locali siano impermeabili a qualsiasi forma di influenza negativa e rappresentino un argine alla presenza pervasiva di queste organizzazioni nei nostri territori.
L’impegno del PD, a partire dalle discriminanti espresse, sarà quello, anche in un confronto costruttivo con gli altri soggetti politici sani della città e con le forze sociali, culturali e associative che hanno a cuore il destino di Gioia Tauro, di riscrivere una nuova pagina della sua storia, lavorando sodo per portarla fuori dalla crisi nella quale è stata fatta precipitare. Si tratta di restituire fiducia e speranza al suo tessuto economico, sociale e civile, affinché attraverso questo percorso possa riacquistare la centralità che merita e di cui è capace nell’ambito del panorama reggino, calabrese e nazionale.