Calabria, nuova legge sul servizio idrico integrato La soddisfazione del presidente della Commissione regionale "Ambiente", Mimmo Bevacqua
“Alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua – dichiara il presidente della Commissione regionale ‘Ambiente’ Mimmo Bevacqua – mi piace rendere noto ai calabresi che è in dirittura d’arrivo la nuova legge regionale sul Servizio Idrico Integrato, nata su iniziativa della Giunta e arricchitasi attraverso il concreto contributo dei vari livelli istituzionali competenti. Nella Commissione che presiedo, infatti, la discussione, ampia e puntuale, è approdata alla definizione di un testo che ritengo risponda ai criteri di governo e gestione più avanzati in relazione al ciclo delle acque. Innanzitutto, viene istituita l’AIC (Autorità Idrica della Calabria), quale ente pubblico, e sottolineo pubblico, espressione di tutti i Comuni della Regione. Con la contestuale individuazione dell’ambito territoriale ottimale. In rappresentanza degli interessi degli utenti e ai fini del controllo della qualità del servizio idrico integrato, presso l’AIC – spiega Bevacqua – è istituito il Comitato consultivo degli utenti del servizio e dei portatori di interesse: il principale obiettivo di questo fondamentale organismo sarà quello di concorrere al raggiungimento dello sviluppo sostenibile del servizio idrico integrato a livello regionale, potendo usufruire anche di una apposita banca dati sulla gestione delle risorse idriche che raccoglie tutte le informazioni e i dati provenienti dalle singole gestioni e quelli prodotti dall’Autorità nazionale di regolazione del settore. In linea con uno dei punti essenziali caratterizzanti il programma del presidente Oliverio, la finalità complessiva della proposta di legge – evidenzia il Presidente – è quella di garantire la necessità di un consumo responsabile delle risorse idriche, salvaguardando il riconoscimento di un vero e proprio inviolabile ‘diritto all’acqua’, sganciato dalla semplice dimensione di domanda e offerta che lo svilirebbe e lo rinchiuderebbe in una mera logica commerciale: il concetto di acqua come bene pubblico – conclude Mimmo Bevacqua – non è negoziabile e il prossimo, immediato passo dell’attività legislativa regionale sarà quello di porre finalmente termine alla gestione Sorical”.