“Pac-post 2020 scommetta su imprese e lavoro” Lo dichiara Nicodemo Oliverio (Pd)
“Oggi la Commissione Agricoltura della Camera ha fornito, attraverso l’approvazione di alcune risoluzioni, gli indirizzi strategici del governo sulla proposta di regolamento Omnibus e sulle prospettive di riforma della PAC post-2020”. Ne dà notizia Nicodemo Oliverio, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura e firmatario di una delle risoluzioni.
“L’atto di indirizzo – spiega – delinea scenari puntuali verso cui indirizzare l’azione di Governo: si richiede che il pagamento di base non sia più definito esclusivamente sulla base della superficie agricola, parametro sul quale l’Italia non vanta numeri considerevoli, ma vengano considerati, in aggiunta, il livello di occupazione che le imprese agricole sono capaci di generare, il livello di investimenti e il valore aggiunto che la produzione è in grado di generare. Si tratta di parametri, dunque, che non solo forniscono un riconoscimento alle imprese agricole italiane ma delineano una politica economica che scommette sul fattore lavoro. Si chiede, inoltre, di rivedere l’aiuto accoppiato dei pagamenti diretti, in modo da assegnare a esso un ruolo maggiormente anticiclico, agganciandolo all’andamento dei prezzi, e quindi coordinato con misure di gestione delle crisi di mercato. L’impegno richiesto dai 5 Stelle puntava, invece, a una soppressione tout court dell’accoppiato sul quale il Governo ha espresso un parere contrario, perché senza questi interventi, non si sarebbe potuto far fronte alle gravi crisi che hanno attanagliato alcuni specifici settori quali quello del lattiero caseario e dell’olivicolo”.
“E’ stata, inoltre – continua – richiesta una rivisitazione delle regole per l’applicazione del greening, affinché possa essere applicato in modo diversificato a seconda della dimensione e della localizzazione delle aziende, riducendo i costi per le aziende collocate in aree marginali e di montagna. Impegni precisi sono stati poi richiesti per rendere più efficaci le misure di gestione del rischio, trasferendo, semmai, parte della materia dal secondo al primo pilastro ed estendendo le misure di abbassamento della soglia di utilizzo dei fondi per la stabilizzazione dei redditi contenute nel “Omnibus” anche alle assicurazioni”.
“Questi alcuni dei punti più rilevanti della risoluzione del Partito democratico approvata oggi in Commissione. Essa servirà al Governo per delineare la politica europea in ordine alla riforma della politica agricola comune. Non parole al vento ma impegni concreti per sostenere il reddito degli agricoltori e rilanciare la competitività delle imprese, valorizzando le nostre produzioni”, conclude.