Calabria, approvate disposizioni sui Consorzi di bonifica Se ne è discusso in Commissione Ambiente
La IV Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente”, presieduta dal consigliere Domenico Bevacqua ha dato il suo via libera (a maggioranza, con l’astensione del consigliere Vincenzo Pasqua) all’emendamento del consigliere Mauro D’Acri n. 15793, interamente sostitutivo dei tre progetti di legge già depositati recanti “Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica”.
Il progetto normativo caratterizzato dalla clausola di invarianza finanziaria, punta alla modifica della normativa vigente (l. r. N. 11 del 23 luglio 2003), introducendo una correlazione diretta tra il contributo da erogare e il beneficio diretto e indiretto che i proprietari dei beni immobili agricoli ed extra-agricoli, ricadenti nell’ambito di un comprensorio di bonifica, traggono dagli stessi.
“Con l’approvazione odierna in IV Commissione delle nuove disposizioni sui Consorzi di bonifica – afferma il presidente Bevacqua – credo si sia riusciti, finalmente, a stabilire un giusto rapporto fra la corresponsione di contributi di bonifica e l’effettiva attività di miglioramento fondiario da parte dei Consorzi. Dopo avere, infatti, eliminato la controversa qualifica di ‘benefici potenziali’, è stata superata anche la suddivisione dei benefici in ‘diretti e indiretti’, disponendo che sono tenuti al pagamento del contributo consortile i proprietari di beni immobili agricoli ed extra agricoli, ricadenti nell’ambito del comprensorio di un consorzio di bonifica, che traggono un beneficio, consistente nella conservazione o nell’incremento del valore degli immobili, derivante dalle opere pubbliche o dall’attività di bonifica effettuate o gestite dal Consorzio. Ritengo, pertanto, che, grazie anche alla proficua interlocuzione con il Settore Legislativo, nonché alla puntuale discussione prodottasi in sede di Commissione, la nuova normativa raggiunga, nel suo complesso, il doveroso obiettivo di un intervento legislativo che viene incontro alle esigenze da tempo espresse dai cittadini contribuenti, senza minare le basi per l’avvio e la prosecuzione di una positiva attività da parte dei Consorzi, anche in relazione ad una più complessiva e organica tutela del territorio”.
A tal proposito, il presidente Bevacqua, d’accordo con il consigliere delegato D’Acri, ha annunciato “sia l’attivazione di un Tavolo tecnico – già convocato per il prossimo 19 aprile alle ore 11.00 presso il Dipartimento Agricoltura – per l’avvio di una riforma complessiva relativa al ruolo e alle funzioni dei consorzi di bonifica, che la volontà di portare in Consiglio regionale l’approvazione dei piani di classifica”. Dopo l’esame del testo e dei relativi emendamenti – approvata a maggioranza, sempre con l’astensione del consigliere Vincenzo Pasqua – la proposta di legge n. 219/10^ di iniziativa della Giunta recante: “Modifiche alla l. r. 5 novembre 2009, n. 40 (Attività estrattiva nel territorio della Regione Calabria), nonché disposizioni in materia di estrazione di materiali litoidi per fini di manutenzione fluviale e di funzioni della soppressa autorità di bacino regionale”.
Presenti alla seduta l’assessore allo Sviluppo Economico e promozione delle attività produttive Carmela Barbalace) e il dirigente Giunta regionale, Mariano Calogero.
Sul presupposto della distinzione tra l’attività di estrazione di inerti nei corsi d’acqua e nel demanio fluviale con finalità economico-commerciale dalla medesima attività svolta però con finalità di manutenzione fluviale, la proposta di legge intende collocare sotto due distinte fonti legislative le due fattispecie, attraverso una modifica dell’art. 17 della legge regionale n. 40 del 2009. Il provvedimento delinea una precisa suddivisione di funzioni in materia di esecuzione ed autorizzazione degli interventi di manutenzione fluviale tra Regione e Città Metropolitana di Reggio Calabria. Al comma 6 è prevista la possibilità per i soggetti privati affidatari delle operazioni di estrazione di alienare il materiale litoide asportato a compensazione totale o parziale del corrispettivo loro dovuto.
“Il testo normativo – sottolinea Bevacqua – che si pone all’avanguardia nell’ambito delle produzioni normative regionali, provvede, opportunamente, a differenziare le tipologie estrattive e a disciplinarle secondo il criterio della diversità di attività alle quali sono destinate (attività economica o finalità di manutenzione fluviale). Ottemperando, inoltre, alla recentissima normativa, la nuova legge àbroga l’Autorità di bacino regionale, demandando alla Giunta regionale la determinazione della struttura organizzativa alla quale saranno attribuite le funzioni diverse e residuali rispetto a quelle attribuite all’Autorità di bacino distrettuale; il tutto mantenendo l’invarianza di spesa per le casse regionali. La normativa approvata, venendo incontro alle esigenze da tempo rilevate, consentirà procedure più agevoli per quella manutenzione fluviale che è di estrema importanza in tema di prevenzione del dissesto idrogeologico”.
Rispetto all’esame abbinato delle tre proposte di legge in materia di “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”, il presidente Bevacqua ha rimandato la trattazione accogliendo la richiesta di rinvio delle audizioni da parte di ANCI Calabria. In relazione alla legge istitutiva della Riserva naturale regionale Valli Cupe, è stato audito, su sua richiesta, il sindaco del Comune di Zagarise, nel cui territorio ricade parte dell’area naturalistica di interesse. Nel suo intervento, il sindaco Domenico Gallelli ha proposto una serie di modifiche in merito alla gestione della Riserva attualmente in capo al Comune di Sersale.
A conclusione dei lavori, il consigliere Giovanni Arruzzolo ha comunicato l’attivazione, dal mese di giugno, della fermata del treno Freccia Argento a Rosarno, “ringraziando la Commissione e l’assessore Musmanno per essersi attivati al fine di raggiungere tale obiettivo”. Alla seduta hanno preso parte i consiglieri Vincenzo Pasqua, Giovanni Nucera, Giovanni Arruzzolo e Domenico Battaglia.