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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Pasqua, i Radicali visiteranno i detenuti del carcere di Vibo Candido: "Proseguiremo con il digiuno e continueremo il dialogo con Nicola Irto per per il Garante dei detenuti"

Pasqua, i Radicali visiteranno i detenuti del carcere di Vibo Candido: "Proseguiremo con il digiuno e continueremo il dialogo con Nicola Irto per per il Garante dei detenuti"
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Candido (Partito Radicale Nonviolento): La mattina di Pasqua
visiteremo i detenuti nel carcere di Vibo* *Valentia* e proseguiamo digiuno
di dialogo con Nicola Irto per il Garante dei detenuti, mentre altri
compagni marceranno a Roma, da Regina Coeli a San Pietro, per chiedere un
provvedimento di amnistia.

E’ trascorso ormai quasi un anno da quando il leader del Partito Radicale è
venuto a mancare, ma i Radicali anche in Calabria non mollano la lotta non
violenta per chiedere un provvedimento di amnistia e, in Calabria,
l’istituzione del Garante regionale delle persone private della libertà
personale.

“*Proseguire la battaglia storica di Marco Pannella per l’amnistia e
l’indulto quale riforma obbligata per l’immediato rientro dello Stato nella
legalità*”, è la priorità del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e
Transpartito.

“*La crisi della giustizia* – prosegue Candido nel comunicato – *e il
protrarsi della non applicazione del dettato costituzionale – come ci
ammonisce da tempo il Consiglio d’Europa e la Corte europea dei diritti
dell’uomo – pongono in pericolo l’esistenza stessa dello Stato di diritto.
E non dobbiamo dimenticare che l’Italia, da almeno trent’anni, è condannata
per violazione del principio della ragionevole durata del processo, diritto
tutelato anche dalla nostra Costituzione, oltre che dalla Convenzione
E.D.U.*”.

“*Domenica di Pasqua, mentre molti compagni marceranno a Roma da Regina
Coeli a San Pietro per chiedere un provvedimento di amnistia, come ci ha
insegnato Marco Pannella, con una delegazione di iscritti al Partito
Radicale composta da Ernesto Mauro, Cesare Russo e Rocco Ruffa, dalle ore
9:00, – grazie alle autorizzazioni ottenute da Rita Bernardini – saremo in
visita alla casa circondariale di Vibo Valentia*.

Durante le tante visite fatte con continuità negli anni in tutte le dodici
carceri calabresi abbiamo appurato, troppo di frequente, come molti
detenuti, seppur malati, spesso non godono del pieno diritto alle cure e
alla salute; che la quasi totalità non accede a forme rieducative
essenziali come il lavoro, lo studio e l’affettività a causa di carenze
strutturali, di agenti di Polizia Penitenziaria, di educatori, di personale
amministrativo e di magistrati di sorveglianza. Per questo riteniamo
urgente, non più procrastinabile, discutere il progetto di Legge regionale
n°10/34^ presentato il 13 maggio del 2015 da Nicola Irto ed arenatosi in
commissione dal 30 giugno dello stesso anno. Sono passati quasi due anni e
l’ignavia non è più tollerabile. Ad un anno dalla morte di Marco approvare
la legge e istituire il Garante dei detenuti in Calabria sarebbe un bel
modo per ricordarlo”.

Così in una nota stampa Giuseppe Candido, insegnante, militante storico del
Partito Radicale, segretario dell’associazione Non Mollare e già
candidato, nel 2013, alla Camera dei Deputati con la lista Amnistia
Giustizia Libertà.

Nella nota Candido ricorda che “*Rocco Ruffa è in sciopero della fame –
digiunando da oltre tre mesi 5 giorni alla settimana e aggiungendo un
giorno di sciopero della sete – per chiedere al presidente del Consiglio
Regionale della Calabria Nicola Irto e al Consiglio Regionale tutto, di
discutere e approvare il progetto di legge regionale presentato ormai due
anni fa dallo stesso Nicola Irto ma finito nel dimenticatoio*”.

Ai 5 giorni di sciopero della fame e un giorno di sciopero della sete di *Rocco
Ruffa*, Candido aggiunge da un po’ di tempo – con una simbolica “staffetta
radicale” – “*un giorno alla settimana di sciopero totale della fame, della
sete e autoriduzione di insulina*”, essendo lo stesso Candido diabetico.

“*Come da consuetudine radicale* *- *conclude Candido* – pur non marciando
fisicamente con loro – con la visita in carcere a Vibo e la prosecuzione
del digiuno di dialogo con il presidente Irto – non faremo mancare la
nostra vicinanza ai compagni che invece marceranno a Roma – dal carcere di
Regina Coeli a piazza San Pietro – per chiedere un provvedimento di
amnistia e indulto previsto dalla nostra Carta Costituzionale proprio nei
casi come quello in cui ci troviamo a vivere con carceri sovraffollate e
una lentezza cronica dei process*i”.

Al termine della visita, davanti all’ingresso della Casa circondariale di
Vibo Valentia, la delegazione del Partito Radicale Nonviolento terrà una
conferenza stampa.