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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Cittanova, “Andare Oltre” al fianco di Don Borelli Presa di posizione contro le strumentali denunce anonime

Cittanova, “Andare Oltre” al fianco di Don Borelli Presa di posizione contro le strumentali denunce anonime
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Tutto è partito dalle parole del Colonnello Giancarlo Scafuri nel giorno del trentesimo anniversario della morte del brigadiere Rosario Iozia, rammaricato che la mia richiesta fatta all’Amministrazione per intitolare la sede del Polo della Legalità, che comprendesse poi tutte le vittime di mafia, non è stata presa in considerazione. Quei tanti bambini che ogni anno partecipano alla commemorazione del brigadiere Iozia, sono, come ha ben detto il Colonnello, “persone perbene” perché sia la famiglia ed affianco ad esse le istituzioni scolastiche e la Chiesa sono presenti nella loro educazione alla legalità in una terra martoriata dalla mala politica e da quei comitati di affare denunciati dal Prefetto Cafiero De Raho e dallo stesso Nicola Gratteri.

La Calabria è un bel giardino, e fin quando la politica non saprà coltivarlo, saranno quelle poche erbe infestanti che lo danneggeranno. Ma i tempi sono cambiati, anzi, stanno lentamente cambiando, portando fuori il meridione da quella situazione di compressione nella quale la politica ci ha abituato in modo maledetto.

Dopo la commemorazione del brigadiere Rosario Iozia, la nostra cittadina è stata tormenta dai fatti della banca di Credito Cooperativo, purtroppo commissariata dalla Banca d’Italia. Voglio rispondere pubblicamente ai “tuttologi del web”, e in modo chiaro a chi ha proposto scioccamente “comitati dei soci” montando una polemica. Ogni forma di società è composta da un organo rappresentativo e deliberativo che è l’Assemblea dei soci che ha il fine di stabilire la democrazia e tutelare il singolo socio. Si informino coloro che da tempo si fanno promotori di iniziative che sistematicamente cadono nel vuoto, come lo è stato nel caso dell’intitolazione di una strada ad un nostro stimato concittadino, argomento del quale se ne è parlato per mesi e poi caduto nel dimenticatoio, perché magari chi propose tale iniziativa ignorava la legge.

Tornando all’argomento di cui sopra, sia nel primo caso e nel secondo riguardante la BCC, sono stato il primo a respingere, e sono contento che qualcun’altro mi abbia seguito, pur preoccupandosi di sfondare il primato, a rispedire al mittente la speculazione di cronaca volta a far apparire la Banca di Credito Cooperativo come una banca di criminali e Cittanova, come Capitale del malaffare, specificando che, questo per rispondere a chi ha travisato nei miei interventi un certo “garantismo ipocrita”, chi ha sbagliato, se emergeranno nei fatti responsabilità è giusto che paghi!

Sono contento che anche in occasione del Venerdì Santo il nostro Parroco Don Giuseppe Borelli, dal monte Calvario, abbia difeso la dignità del popolo Cittanovese e condannato senza mezzi termini il ricorso a lettere anonime che a mio avviso allontanano il senso di appartenenza del Cittadino allo Stato. Il ricorso alla denuncia anonima non denota soltanto una sfiducia nei confronti dello Stato. Come ha spiegato un avvocato locale e precisato anche dal Presidente nazionale dell’Anac Raffaele Cantone, quest’ultimo travisato nell’indirizzo delle sue riflessioni contro la corruzione nella pubblica amministrazione da chi ha giustificato il ricorso a tale strumento attaccando la Chiesa, offendendo oltremodo la civiltà dei Cittanovesi, lo strumento della denuncia anonima, spesso, è utilizzato per lo più, come arma di vendetta contro altri, oppure, come strumento di depistaggio della verità.

Più che l’aspetto sociologico, bisognerebbe soffermarsi sull’aspetto psicologico dell’autore delle lettere anonime che ha bisogno di punire, di vendicarsi e generare rimorso di colui che soffre odio e/o invidia. Io esprimo piena solidarietà personale e politica all’Arc. Don Giuseppe Borelli per gli attacchi ricevuti e vorrei che tutte le associazioni culturali e politiche esprimano allo stesso modo solidarietà. Ad ogni modo mi unisco all’accorato appello lanciato dal nostro parroco, contro chi usa in modo vigliacco uno strumento di denuncia, ribadendo ancora una volta che Cittanova, pur avendo sofferto un periodo triste e doloroso, è un paese di persone perbene e profondamente civile come la stessa storia della nostra comunità cittadina insegna essendo luogo che promuove cultura attraverso i nostri prestigiosi licei.

Concludo affermando che non si può sperare nel riscatto sociale ed anche economico del nostro territorio, se chi si propone come interprete delle ambizioni di crescita dello stesso anche in ambito politico, magari in modo inconsapevole, si arrende alla libertà di denunciare a viso aperto situazioni che compromettono il rispetto delle regole nell’interesse del singolo e di tutta la comunità. Al contrario, il ricorso alla denuncia anonima, oltre ad essere oggetto di archiviazione perchè non credibile per il fatto stesso di essere appunto anonima, non fa altro che alimentare il sospetto infondato che la nostra comunità viva nell’omertà e nella paura, complice della illegalità che possono essere commesse da chi occupa ruoli dirigenziali e che non è giusto attribuire in modo del tutto gratuito a tutta una comunità che subisce tali ingiustizia. Queste, si sconfiggono se crediamo nello Stato e nella denuncia come strumento di difesa dei nostri diritti contro soprusi che all’ombra della legge vengono commessi contro i cittadini. Solo se crediamo nella nostra libertà il nostro territorio potrà riscattarsi socialmente ed economicamente. Certo, molto farebbe pensare se, tali attacchi provengano da ambienti che anche il Prefetto Cafiero De Raho ha definito luoghi di interesse, all’ombra della legalità e sotto la regia di ambienti massonici che sono lontani dalla luce della libertà, della giustizia e anche della Spiritualità.

Colgo infine l’occasione di rinnovare l’invito al Sindaco, come feci più di 180 giorni fa, di comunicare a Sua Eccellenza il Prefetto le generalità dei candidati alla carica di Sindaco e consigliere Comunale nell’ultima tornata elettorale come atto di trasparenza e legalità dopo le ultime vicende legate al mondo della massoneria e della criminalità organizzata, vi siano esponenti iscritti alle logge del nostro territorio che risultano inquinate per il novantanove percento.

Il Presidente
Domenico Fonti