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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 17 NOVEMBRE 2024

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Bilancio Gioiosa, Pd: “Solita routine, nuovi debiti” Messe in risalto le inefficienze dell'attuale amministrazione

Bilancio Gioiosa, Pd: “Solita routine, nuovi debiti” Messe in risalto le inefficienze dell'attuale amministrazione
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Nel Consiglio comunale del 26 aprile sarà approvato, senza troppe sorprese, l’ennesimo bilancio della Giunta Fuda, l’ultimo giorno utile, a seguito della formale diffida da parte del Prefetto. Nonostante il lungo tempo impiegato per la sua stesura, il bilancio appare fasciato, privo di slancio, limitandosi alla gestione della ordinaria amministrazione, per la quale basterebbe il lavoro degli uffici di ragioneria e non quello di una compagine politica che avrebbe il dovere di compiere scelte di campo, anche coraggiose se necessario.

Contestualmente, si porta in approvazione il documento unico di programmazione (DUP): sarebbe motivo di fierezza potersi congratulare con l’attuale maggioranza per aver portato a termine gli obiettivi programmatici previsti, ma questi, nonostante i proclami e le belle intenzioni, rimangono disattesi e ci vengono riproposti puntualmente di anno in anno con un mortificante copia e incolla. Per essere chiari: la raccolta differenziata dei rifiuti, cavallo di battaglia della Giunta, in 4 anni di governo ha avuto un incremento irrisorio, passando dal 4.2% al 7.2%. Questo dato, già frustrante così, diventa disastroso se si considerano le gravi conseguenze provocate all’ente ed alle tasche dei cittadini. Infatti, nonostante la Regione Calabria preveda tariffe agevolate per i Comuni che sono in grado di produrre almeno il 25% di raccolta differenziata, il Comune di Gioiosa Jonica rimane ben al di sotto del minimo fra gli obiettivi e di conseguenza paga la tariffa massima prevista per il conferimento in discarica, cioè 169 euro a tonnellata. Spese che si sarebbero dovute alleggerire e che invece pesano come macigni sui bilanci delle famiglie.

Queste inefficienze appaiono inspiegabili anche alla luce degli obiettivi programmatici dell’attuale amministrazione: “… il 20% di differenziata nell’ultimo trimestre 2013, il 40% nel 2014, il 65% negli anni successivi.”. Passando alla gestione del servizio idrico, continua a rimanere lettera di principio la riduzione del divario tra ciò che viene rilevato dalla lettura dei contatori (circa 400.000 mc) e ciò che viene pagato alla Sorical (circa 1.600.000 mc). La conseguenza immediata è che il costo totale del servizio grava integralmente sulle tasche di quei cittadini che pagano regolarmente i tributi, aumentano vertiginosamente le bollette ed il bilancio dell’ente viene affossato.

In questo quadro generale, nonostante il valzer di poltrone fra dimissioni e rimpasti, nulla appare cambiato rispetto alla solita routine di una stentata ordinaria amministrazione, ma, in realtà, emerge con forza un elemento di novità. Mentre al 31 dicembre 2013 (anno di insediamento dell’attuale amministrazione) Gioiosa Ionica risultava tra i comuni “virtuosi” per quanto riguarda i pagamenti alla Regione della tariffa per il conferimento dei rifiuti in discarica, ci ritroviamo oggi, e lo apprendiamo inaspettatamente dai giornali, nell’elenco dei comuni morosi, avendo maturato un debito nei confronti della Regione Calabria di € 804.992,14 per le annualità 2015 e 2016. Per il solo anno 2015 si porta in approvazione un piano di rientro in virtù del quale il debito di € 404.940,41 relativo a quella annualità verrà estinto il 31 ottobre 2019. Rimangono ancora da scoprire le intenzioni sui 400.051,73 euro relativi al 2016.

Oltre al danno economico diretto, far parte della lista dei comuni esposti nei confronti della Regione permette a quest’ultima di bloccare i trasferimenti verso i comuni debitori in virtù di alcune specifiche norme regionali (L. 8/2002, L. 19/2009). Intanto gli anni passano, i debiti si accumulano, le bollette dell’acqua continuano ad essere pagate solo da una parte dei contribuenti, la differenziata stenta, le tasche dei cittadini piangono. Malgrado le rassicuranti e ridondanti frasi di rito che verranno ripetute “urbi et orbi”, lo scenario appare preoccupante: se queste sono le premesse, il futuro prossimo, a quanto pare, non riserverà nulla di buono. In compenso, continueremo a sentirci dire dai nostri amministratori che è tutto sotto controllo, senza troppi problemi. “Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c’è certezza”.