Bevacqua su demanio marittimo e inerti fluviali "Due nuove leggi per lo sviluppo e la legalità"
“A fronte dell’ampio risalto mediatico dato alla discussione sulla fusione dei Comuni,
rischiano di passare sotto silenzio due provvedimenti legislativi approvati ieri
in consiglio regionale”. È quanto afferma Domenico Bevacqua, presidente della Commissione
Ambiente, nonché relatore in aula dei progetti di legge licenziati, relativi, rispettivamente,
alle concessioni in demanio marittimo e alle attività estrattive degli inerti fluviali.
“Lo sottolineo – continua Bevacqua – non certo perché ne sia stato relatore, tantomeno
perché nascono dalla intensa e puntuale discussione tenutasi nella Commissione Ambiente:
molto più semplicemente, ritengo si tratti di normative di estremo interesse per
le comunità e i territori della nostra regione. Nello specifico, la nuova legge sulle
strutture balneari, che ha visto una stretta interlocuzione con gli operatori economici
del settore e con il Presidente della giunta Mario Oliverio, consente ai soggetti
interessati, nelle more dell’approvazione dei Piani Spiaggia Comunali, la prosecuzione
in maggiore tranquillità delle attività intraprese, rendendo possibili ampliamenti
di superficie coperta finalizzati al miglioramento della qualità di servizi, eliminando,
altresì, l’esclusione a priori di indennizzi nel caso di revoca e limitando l’incidenza
immediata della direttiva europea soltanto alle nuove concessioni. Un risultato,
questo, molto atteso dagli operatori turistici, che conferma l’attenzione di questa
maggioranza e del consiglio regionale verso quell’offerta turistica che tanta parte
rappresenta nella componente reddituale dell’economia della nostra regione”. “Di
non minore importanza – continua Bevacqua – è la nuova normativa sugli inerti fluviali.
Con questo provvedimento abbiamo inserito l’opportuna distinzione tra finalità
economico-commerciale e finalità di manutenzione fluviale, in relazione all’attività
di estrazione di inerti nei corsi d’acqua e nel demanio fluviale. Facendo ciò, senza
alcun aggravio per le casse regionali e degli enti locali, siamo venuti incontro
ad esigenze da tempo rilevate, permettendo procedure più agevoli per quella manutenzione
fluviale che è di estrema importanza in tema di prevenzione del dissesto idrogeologico
e, cosa forse ancora più importante, di perseguimento concreto e fattivo del principio
di legalità”.