Strada Valle dell’Amato, Bruno incontra ministro Lotti Si punta ad un finanziamento per completare l'opera
CATANZARO – La strada della Valle dell’Amato, fra il raccordo autostradale del Medio Savuto (S.S. 616) e la strada dei Due Mari, sarà oggetto di una seduta del consiglio provinciale di Catanzaro ad hoc che si terrà entro la fine del mese. E’ quanto ha assicurato il presidente dell’Ente intermedio, Ento Bruno, intervenendo in conclusione dei lavori di questa mattina. Destinata a costituire l’infrastruttura viaria più importante della Calabria centrale, quale percorso alternativo all’autostrada A3, risolutiva per lo sviluppo delle zone interne della presila catanzarese (Soveria Mannelli, Decollatura, Serrastretta, San Pietro Apostolo, Tiriolo, Amato, Miglierina, Marcellinara, Carlopoli, Cicala, Gimigliano), la strada dall’iter travagliato nel suo complesso ha uno sviluppo di 30 chilometri.
Il primo lotto ha una lunghezza di circa 15 chilometri, di cui la prima parte è in avanzato stato di costruzione nel tratto compreso fra la S.S. 616 e la provinciale per Decollatura, lungo circa 9 chilometri e finanziato per 102 milioni di euro. Ma anche quando saranno completati i chilometri appaltati, e l’ultima fase concerne l’esecuzione del completamento dell’appalto (importo lavori circa 15.000.000 euro) per la quale la gara d’appalto, da espletarsi con l’offerta economicamente vantaggiosa, è prevista in giugno e dopo l’aggiudicazione i lavori saranno completati in 18 mesi, il sogno della strada a scorrimento veloce tra Catanzaro e Cosenza non potrà essere realizzato poiché mancano circa 300 milioni di euro per il completamento dell’opera, che non ci sono e non si sono mai stati.
Il presidente Bruno ha ribadito ancora una volta il percorso che dall’appalto delo 1989 ha portato alla rescissione con la SocoStramo che aveva abbandonato i cantieri e la ripresa dei lavori: prioritariamente nei primi 12 mesi si aprirà il tratto che dalla SS. 616 nei pressi del bivio di Coraci (CS) raggiunge il bivio di “Soveria Mannelli Nord / Borboruso” (circa 3,0 km) e successivamente il tratto che giunge a Soveria Mannelli Sud-Decollatura Nord (circa 2,0 km). Ma non basta. È quindi necessario attendere, per realizzare ulteriori stralci esecutivi, un congruo finanziamento del CIPE. Finanziamento che il presidente Bruno richiederà ufficialmente al ministero con delega Cipe, l’on. Luca Lotti che incontrerà domani pomeriggio.
Sono stati spesi circa 80 milioni di euro su circa 103 milioni di euro di finanziamento complessivo: i lavori sono stati finanziati sia dalla Regione Calabria (63 milioni di euro) sia dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture (Provveditorato alle opere pubbliche Regione Sicilia e Calabria) (40 milioni di euro). Per tale tratto è stato richiesto dall’Ente un finanziamento, inserito nei fondi del “Piano per il Sud” gestito dalla Regione Calabria, dell’importo di 70 milioni di euro che consentivano di ultimare i 15 km del lotto originario (1989). L’Ente si è già dotata di progetto che ha una lunghezza di circa 6 km (oltre 1 km circa di raccordi con le viabilità provinciali), comprende quattro svincoli con rotatorie di grande diametro oltre al completamento dello svincolo di Decollatura. Sono anche previsti diversi tratti in viadotto ed una galleria artificiale.
Per completare l’arteria della strada del Medio Savuto rimane da realizzare il secondo lotto di altri 15 chilometri che collega lo svincolo di San Pietro Apostolo alla S.S. 280 detta dei “Due Mari” il cui importo stimato è di oltre 300 milioni di euro e per la quale era stato richiesto dall’Ente un finanziamento, inserito nei fondi del “Piano per il Sud” gestito dalla Regione Calabria, che era parzialmente finanziato per l’importo parziale di soli 22 Milioni di euro. Anche questo intervento è stato definanziato con Decreto del Dirigente Generale e successiva Delibera di Giunta Regionale.
L’apertura del traffico del terzo tratto fra gli Svincoli di Soveria Mannelli e di Decollatura (circa 4,5 km), come è sempre stato negli intenti della Stazione Appaltante, ripetutamente disattesi dall’Esecutore, previsto per questa estate (luglio 2017), nonché: il completamento della galleria, visto il reale pericolo di crolli (galleria naturale); il completamento delle paratie nei pressi della SS. 616; il completamento del relativo sovrappasso e il completamento del viadotto n. 3; tutti lavori necessari per arrestare il degrado delle suddette opere. Le procedure di appalto sopra descritte sono state indette il giorno 15 aprile 2015, in contemporanea per queste tre fasi e i lavori sono quasi ultimati.