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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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«Basta inciuci, la minoranza dica da che parte sta» È quanto dichiara la deputata del M5S Federica Dieni in merito all'approvazione del bilancio del comune di Reggio Calabria

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«Non è più tempo di gattopardismi né di forme di opposizione posticce: i
consiglieri comunali di minoranza di Reggio Calabria dimostrino di voler
davvero mandare a casa la fallimentare amministrazione Falcomatà». È quanto
dichiara la deputata del M5S Federica Dieni.

«Diversi esponenti del centrodestra – continua – hanno confermato di non
aver ricevuto nei termini di legge il bilancio consuntivo 2016. Esistono,
perciò, le condizioni per avviare specifiche azioni legali affinché
l’approvazione del rendiconto sia dichiarata nulla da un tribunale della
Repubblica. Uno scenario, questo, che chiuderebbe anzitempo l’esperienza
della disastrosa giunta Falcomatà, dal momento che non potrebbero più
essere rispettati i tempi concessi dal prefetto per licenziare
definitivamente un bilancio che avrebbe già dovuto essere approvato entro
il 30 aprile».

«La presunta opposizione consiliare, però – aggiunge Dieni -, sembra aver
imboccato la strada della finta contrapposizione a un modello di governo
che, in due anni e mezzo, ha annichilito le speranze di crescita di
un’intera città. Le iniziative della minoranza – che ha annunciato la
presentazione di esposti a Prefettura e Anac – dimostrano solo la volontà
di non disturbare il conducente e la cattiva coscienza di chi contesta solo
formalmente un sistema di potere, per poi scendere a patti con esso».

«L’unica azione davvero incisiva – prosegue la deputata 5 stelle – è quella
del ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo, nel rispetto delle leggi
violate da Falcomatà, a quel punto non potrà che riconoscere i diritti
calpestati dei consiglieri comunali e, di conseguenza, invalidare un
bilancio già di per sé raffazzonato e ultimato per il rotto della cuffia».
«Solo in questo modo – conclude Dieni – i consiglieri di minoranza potranno
dimostrare di essere davvero all’opposizione rispetto al Pd di Falcomatà.
Ogni tentativo di segno diverso celerebbe soltanto la volontà di inciuciare
per conservare la poltrona e di mantenere in cabina di regia un governo
cittadino retto dai soliti consociativismi e dalle più sconce intese
sotterranee».