Fermati scafisti, erano guardia armata in campo libico Facevano parte dell'organizzazione criminale che gestiva il traffico di esseri umani i tre fermati per lo sbarco a Corigliano Calabro
COSENZA – Facevano parte dell’organizzazione criminale che gestiva il traffico di esseri umani verso l’Italia due siriani ed un libico sottoposti a fermo perché ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione soccorsa nel canale di Sicilia carica di migranti giunti poi nel porto di Corigliano Calabro venerdì scorso. Lo hanno riferito gli investigatori ed il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla. Dalle indagini, che si sono avvalse della collaborazione di un migrante senegalese, è emerso come i tre – i siriani Khaled Thaled, 24 anni, e Ahmad Dej (24) e il libico Siraj Alakari (21) – fossero coloro che a Sabrata (Libia) facevano parte dell’organizzazione con il compito della guardia armata nel campo ove erano tenuti nascosti i migranti. Quindi, il 23 maggio scorso, dopo avere lasciato a terra i fucili, si sono imbarcati su un gommone che hanno condotto nel Canale di Sicilia. I tre sono stati trovati in possesso di diversi telefoni cellulari, di denaro contante e di supporti informatici.