Degrado e sporcizia all’ospedale di Cittanova Il grido di allarme di Filippo Rizzo
Forte il grido di allarme dei cittadini cittanovesi sul degrado in cui versa l’ospedale locale. Filippo Rizzo, per richiamare l’attenzione della classe politica, posta sul gruppo Facebook “Cittanova sempre avanti “, una sua riflessione amara :
“Questa esaustiva documentazione fotografica testimonia in modo inequivocabile lo stato di totale degrado ed abbandono in cui versa il Poliambulatorio specialistico di Cittanova, ubicato nella sede dell’ex Ospedale di Cittanova. Ascensore guasto nonostante al piano superiore sia ubicato il Servizio di fisioterapia cui affluiscono pazienti con gravi problemi di deambulazione e dunque non in grado di affrontare a piedi le rampe di scale che conducono al Servizio; porte anti-panico non funzionanti , sporcizia, sterpaglie dappertutto con ricettacoli sparsi di rifiuti all’interno del perimetro dell’ex Struttura Ospedaliera. A questo aggiungiamo la chiusura dell’Ufficio CUP con la motivazione della mancanza di linea internet di collegamento.
Insomma uno scenario del tutto sconvolgente che indigna i cittadini-utenti i quali giornalmente lamentano questo degrado e lo stato di totale abbandono della Struttura e degli Uffici da parte degli Organi di gestione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.
Cittanova non merita tutto questo è auspicabile che l’Amministrazione Comunale e le figure istituzionali di riferimento della nostra città facciano sentire forte la loro voce per porre fine a questa insostenibile situazione e ridare immediatamente dignità alla struttura oggi in preda ad un degrado da terzo mondo.
Negli ultimi venti anni sul versante sanitario Cittanova ha solo e soltanto dato, senza mai ricevere nulla, l’Ospedale è stato smantellato, i Servizi trasferiti altrove, le apparecchiature tecnologiche andate disperse.
Il cittadino di Cittanova insomma in tutti questi anni si è dapprima visto privare di ogni Servizio ed oggi addirittura anche della possibilità di effettuare la prenotazione per poterne fruire altrove”.