Cariati, svolta per i terreni gravati da usi civici Al via l’atto finale per legittimazione e affrancazione. Il sindaco Filomena Greco: "Risultato importante e atteso da molti cittadini"
La vicenda dei terreni gravati da usi civici ha finalmente avuto una svolta. Venerdì scorso l’amministrazione di Cariati guidata da Filomena Greco ha dato il via all’atto finale per le pratiche di legittimazione e di affrancazione con l’adozione di dodici determine dirigenziali. «E altre sono al vaglio dell’ufficio», ha fatto sapere la Sindaca, che si è detta soddisfatta «soprattutto perché, dopo diversi anni di attesa, i cittadini che da tempo, molti addirittura dal 2007, hanno pagato i diritti di istruttoria e le somme per legittimazione e affrancazione potranno vedere riconosciuto un loro diritto: quello a regolarizzare la propria posizione».
«Non è stato semplice fare chiarezza e mettere ordine nelle carte – ha commentato ancora la prima cittadina Filomena Greco – . Ma in un solo anno di amministrazione siamo già riusciti a ottenere un risultato importante. E non era scontato: quando ci siamo insediati, abbiamo trovato una situazione molto confusa».
A farle eco, l’assessore all’Urbanistica Maria Elena Ciccopiedi, che ha spiegato: «Prima è stato indispensabile ricontrollare tutte le pratiche oggetto di circa novanta delibere di giunta. In molte abbiamo riscontrato grossolani errori, a fronte dei quali è stato necessario ricorrere a nuove delibere di giunta per effettuare le giuste rettifiche. Forse non tutti sanno – ha continuato l’Assessore – che alcune di queste pratiche che ci siamo trovati a ricontrollare sono state addirittura annullate per gravi irregolarità e sono state oggetto di contenzioso al Tar. Ed è quasi inutile dire che la conseguenza è stata un aggravio di spese per il Comune».
Il progetto sulle affrancazioni e sulle legittimazioni dei terreni da usi civici a Cariati ha una storia che parte nel 2011, con una delibera di giunta approvata ai sensi della legge regionale 18/2007. Ma per diversi anni non si è riusciti a dare risposte adeguate alle oltre 500 domande pervenute.
Perché? «Innanzi tutto perché nel tempo sono stati diversi i soggetti che a vario titolo venivano incaricati di occuparsi della questione – spiega l’assessore Maria Elena Ciccopiedi – . In un primo momento, nel 2011, l’incarico professionale è stato affidato a tre periti demaniali tra cui l’odierno consigliere di opposizione Pasquale Trento che si è dimesso dall’incarico lo scorso anno per incompatibilità. Poi, nel dicembre del 2014, l’Area Tecnica ha assegnato ulteriore incarico per l’istruzione delle pratiche di legittimazione e affrancazione ad altri due professionisti esterni. In realtà, in tutto questo tempo, anche se i periti demaniali hanno ricevuto quasi tutte le somme previste per il totale svolgimento del mandato a loro affidato, è stato fatto veramente poco: dal 2011 al 2014 sono state istruite solo sei pratiche, mentre dal 2014 al 2016 circa quindici. Ma la cosa che più sorprende è che poi, all’improvviso, nel maggio del 2016, alla vigilia delle elezioni amministrative, siano state approvate dalla giunta comunale circa novanta delibere per la legittimazione e l’affrancazione dei terreni da usi civici. Tra l’altro, alcune di queste erano relative a terreni di società e famiglia dell’ex candidato a sindaco del Pd La Scelta Alfonso Cosentino. Purtroppo per i cittadini e per il Comune però, come ho già detto, molte presentano palesi errori. Al punto che l’amministrazione sta valutando l’opportunità di nominare come consulente uno dei massimi esperti periti demaniali per dare risposte certe e scevre da errori. Ad ogni modo, ora l’obiettivo per noi è quello di dare un riscontro definitivo e corretto a tutti i cittadini che ne hanno diritto».
«È nostra intenzione – ha concluso infine la sindaca Filomena Greco – continuare nella direzione che abbiamo intrapreso, che mira a risolvere i problemi e a migliorare lo stato delle cose. Siamo convinti, e d’altronde i risultati raggiunti lo confermano, che con l’impegno, la dedizione e l’obiettivo di tutelare il bene comune e i cittadini si può fare tanto».