Listeria in formaggio italiano al tartufo ritirato dal mercato europeo RASFF lancia l'allerta alimentare
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate
dal mercato, l’Austria, Australia, Germania e Svezia* *hanno attivato il Sistema
rapido di allerta europeo (Rasff n° 2017.0877) avvisando le autorità sanitarie
dei diversi Paesi europei circa la presenza di Listeria monocytogenes in formaggio
al tartufo prodotto in Italia e commercializzato anche all’estero. Attualmente le
informazioni sulla distribuzione non sono ancora disponibili. Il motivo del ritiro
è una contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può dare origine
a disturbi gastrointestinali e in alcuni soggetti a rischio può sfociare in malattie
sistemiche più gravi come la meningite. Si ricorda che la listeriosi fa parte del
gruppo di malattie definibili come tossinfezioni alimentari e prende il nome dall’agente
patogeno che la causa, il batterio Listeria monocytogenes. La listeriosi è particolarmente
pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone
anziane, neonati e donne in gravidanza. La listeriosi può assumere due forme:
diarroica, più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro
di poche ore dall’ingestione;
invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno
si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo
caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono
passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, talvolta fino a 90 giorni.
Alla luce dell’allerta rapida dell’Agenzia europea, Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta, in attesa che
il Ministero della salute comunichi sul suo sito web i lotti, il produttore ed il
nome del formaggio al tartufo interessato dal richiamo dal mercato europeo e non
solo.