Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Caligiuri: “Chi controlla il web e l’intelligenza artificiale può dominare il mondo” È quanto ha sostenuto il Direttore del Master in Intelligence dell'Università della Calabria durante l'8 Cyberwarfare Conference svolta questa mattina a Roma

Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

ROMA – “Chi controlla il Web e l’intelligenza artificiale può
dominare il mondo. In tale quadro, l’intelligence è lo strumento principale
per comprendere la società della disinformazione”. È quanto ha sostenuto il
Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario
Caligiuri durante l’8 Cyberwarfare Conference svolta questa mattina a Roma
presso la Camera dei Deputati e promossa dall’European Center for Advanced
Cybersecurity, il cui presidente del Comitato Scientifico è Umberto Gori.

Caligiuri è intervenuto affrontando il tema “Operazioni psicologiche e
strategie ingannevoli: il ruolo dell’intelligence”, ricordando che la
dimensione cyber è oggi quella prevalente. Infatti, – ha sostenuto – che
oggi sperimentiamo una guerra senza limiti dove il web è uno sterminato
campo di battaglia. Caligiuri ha poi sostenuto che le difese informatiche
vengono costantemente violate, in un contesto di “previsione zero” e di
insicurezza strutturale, dove c’è bisogno di adeguamenti continui.
Caligiuri ha poi proseguito sostenendo che gli Stati saranno sempre più
deboli, a causa delle modalità di selezione delle proprie classi dirigenti,
ma nello stesso tempo diventeranno sempre più indispensabili per garantire
la sicurezza dei cittadini, per contrastare il debordare dei poteri
economici e delle organizzazioni criminali e terroristiche. L’educazione –
ha ribadito – diventa centrale per fornire il pensiero critico necessario
per comprendere la realtà sempre più deformata dai media. In tale quadro,
l’intelligence si configura come la capacità di comprensione del mondo. Il
docente si è quindi soffermato sull’Intelligenza artificiale come fattore
sociale decisivo, poiché la Rete induce all’emozione più che alla ragione,
alle valutazioni in superficie piuttosto che all’analisi in profondità. In
tale quadro – ha sostenuto – va considerata l’influenza che queste pulsioni
esercitano sui decisori politici che poi indicano le politiche per tutti.
Caligiuri ha quindi concluso “la supremazia nello spazio cibernetico non
passa attraverso solo investimenti tecnologici ma guardando all’uomo, come
misura di tutte le cose”.

I lavori della conferenza sono stati introdotti da Umberto Gori e
coordinati da Paolo Lezzi, vice Presidente di EUCACS. Tra i relatori, il
Direttore del Centro Interforze Operazioni Cibernetiche Francesco Vestito,
Michele Colajanni dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Roberto
Baldoni dell’Università “La Sapienza” di Roma e Direttore della Laboratorio
Nazionale sulla Cyber Security.