Bevacqua annuncia: “Un miliardo per la SS 106” "Oggi esprimo tutto il mio compiacimento per la conclusione dell'iter che consentirà di dare inizio ai 40 Km che si uniranno al tratto lucano e pugliese già ammodernato e vedranno l'ingresso in Calabria, nella piana di Sibari, di un'opera attesa da oltre un secolo"
“È con estrema soddisfazione che accolgo la pubblicazione della Delibera CIPE che
approva il progetto definitivo dei lavori relativi al primo lotto funzionale della
S.S. 106 fra Sibari e Roseto Spulico: un miliardo di euro per finanziare la più grande
opera infrastrutturale prevista nel decennio per il Mezzogiorno”. Così il consigliere
Bevacqua, il quale sottolinea: “Percorro quotidianamente questa strada e conosco
quindi personalmente i disagi e le difficoltà di chi l’attraversa e di chi vive questo
territorio: da sempre mi batto affinché questa diventi la battaglia di una intera
regione che vuole credere e agire per un presente diverso e un futuro migliore. Avevo,
a suo tempo, sottoscritto la richiesta del Comitato “Basta vittime sulla strada statale
106″ e oggi esprimo tutto il mio compiacimento per la conclusione dell’iter che consentirà
di dare inizio ai 40 Km che si uniranno al tratto lucano e pugliese già ammodernato
e vedranno l’ingresso in Calabria, nella piana di Sibari, di un’opera attesa da oltre
un secolo”. “Ringrazio – prosegue Bevacqua – il meritorio lavoro della rappresentanza
parlamentare del PD calabrese, la sacrosanta testardaggine del presidente Oliverio
e dei sindaci interessati, nonché, naturalmente, l’impegno profuso dal ministro Lotti
già con il governo Renzi e l’interessamento del presidente Gentiloni: il confronto
serio e serrato fra i diversi livelli istituzionali dimostra che, come nel caso dell’ammodernamento
della rete ferroviaria ionica, anche in Calabria un nuovo approccio a problemi atavici
è possibile e le soluzioni sono concretamente raggiungibili”. “Da uomo delle istituzioni
– conclude Bevacqua – so che ora il nostro compito è di continuare e di sorvegliare
in maniera tale che l’arteria finalizzata a collegare i territori dello Ionio calabrese
raggiunga gli imprescindibili standard di sicurezza e sia capace finalmente di fungere
da traino per la crescita e lo sviluppo economico e turistico. È una questione di
civiltà”.