Cani in spiaggia, doveri, diritti e trucchi per non farsi cacciare Ecco i consigli dell'Aidaa
Roma – Troppo vessati i cani in Spiaggia? Dai primi dati di quest’anno diremmo proprio di si, come molte multe e la babele delle ordinanze. Anche in questo 2017 sono oltre 5000 le ordinanze emesse dai singoli comuni, dalle capitanerie di porto, dalle provincie e dalle regioni, alle quali si
uniscono le leggi regionali e i regolamenti dei singoli stabilimenti balneari che
portano a circa 20.000 le diverse normative locali relative all’accesso dei cani
in spiaggia in questa estate 2017. Ordinanze spesso in contrasto tra loro che mettono
in evidenza una vera e propria babele di divieti, molti dei quali in contrasto con
le stesse leggi regionali di riferimento. Inolte Stanno arrivando diverse segnalazioni
da persone che vengono allontanate da bagnini o altri personaggi che non hanno alcuna
autorità dalle spiagge pubbliche o addirittura dalla battigia persone allontanate
in quanto stanno passeggiando con il cane o vi sostano per alcuni minuti. Ecco di
seguito alcune chiare regole per evitare di farsi cacciare e sopratutto per difendersi.
1- Nessuno ha il diritto di cacciarvi da una spiaggia pubblica, o dalla battigia se
siete con il vostro cane in assenza di divieti chiaramente esposto e pubblicizzati
regolarmente e men che meno bagnini o altri bagnanti possono rivolgersi a voi con
epiteti o invitandovi ad andarvene gli stessi DEVONO ESSERE DENUNCIATI PER IL REATO
DI MOLESTIE.
2 – Solo le forze dell’ordine ed in particolare la Capitaneria di Porto
e i Vigili Urbani possono rivolgersi a voi invitandovi ad allontanarvi non prima
di avervi informato della presenza della relativa ordinanza di diveto di cui avete
diritto non solo di conoscerne il numero e la scadenza, ma anche di vederne e leggere
il contenuto, in quanto molte ordinanze hanno dei divieti solo parziali o alcune
limitazioni orarie o di giorni della settimana e voi dovrete allontanarvi solo nei
casi previsti dalle ordinanze siano esse comunali o delle capitanerie di porto.
3 – Nessuno mai in nessun caso può allontanarvi dalla battigia, l’importante è che
voi abbiate sempre con voi il sacchettino e la palettina (o il guanto) per la raccolta
degli escrementi di fido ed una bottiglietta di acqua da versare sulla pipi di fido.
4 – qualora il vigile o l’esponente della forza pubblica si rifiutasse di farvi leggere
l’ordinanza o l’articolo di regolamento o legge regionale che vi impone di allontanarvi
dalle spiagge con il vostro cane chiedere immediatamente il numero di matricola e
inviare protesta scritta all’ente di riferimento (comune, capitaneria di porto o
comando di carabinieri o altre forze dell’ordine) spiegando quando accaduto ed inviarne
copia alla procura della repubblica competente per territorio indicando il numero
di matricola di chi si è rifiutato di mostrarvi le ordinanze: lo stesso è passibile
del reato di omissione di atti di ufficio.
5 – in caso di multa scrivere sempre sul verbale le motivazioni che vi hanno indotto a rimanere in spiaggia (mancanza di cartelli di divieto o di indicazione del numero di ordinanza e data di divieto dietro i cartelli, interventi poco corretti di chi è preposto al controllo della spiaggia o altro.
In questi casi la multa può essere impugnata davanti ad un giudice di pace e basta
una sola infrazione della sua stesura a renderla nulla.
6 – Segnalare alle comando di competenza eventuali disparità di trattamento riservati anche negli stabilimenti privati tra bagnanti con il cane (anche in caso di divieto) ed altre situazioni di
divieto conosciute (bagnanti che violano le regole di tuffo in mare o altro).
7- Per quanto attiene ai doveri questi sono gli stessi del buon comportamento del padrone
del cane in città, ovvero cane al guizaglio, raccolta obbligatoria delle deiezioni
oltre ad evitare i liberare il cane in presenza di bambini o di altri soggetti a
rischio o di altri cani.