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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

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Esenzione Tari, Miceli (M5S): “Il passo indietro di Munno dimostra che avevamo ragione” "Aceto difende l’indifendibile e mente: quella pratica votata all’unanimità degli assessori presenti"

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Rende (Cs) –* Quando un diritto dei cittadini diventa un privilegio per i
politici la nostra reazione non può che essere di sdegno e disapprovazione.
Il caso dell’esenzione Tari per l’area inquinata ex Legnochimica, esenzione
di cui voleva usufruire anche l’assessore Munno, rientra in questa
casistica. E il suo passo indietro dimostra che avevamo ragione.

Munno, ora, oltre a dichiarare di voler stralciare la sua richiesta di
esenzione (naturalmente aspettiamo le prove e vigileremo in tal senso, non
per sfiducia, per carità) dovrebbe stoppare anche i vaneggiamenti del
consigliere Aceto che non solo difende l’indifendibile, quanto racconta
anche frottole alla città.

La prima e più evidente distorsione della realtà riguarda l’allontanamento
di Munno durante il voto nella seduta di Giunta in data 23 maggio 2017. Il
sindaco e il vice segretario generale sottoscrivono un documento, la
delibera di Giunta n° 105, approvato con “votazione unanime resa e
verificata nei modi e nelle forme di legge”. Di due l’una. O il sindaco e
il vice segretario generale hanno prodotto un atto falso, omettendo di
verbalizzare in un atto pubblico l’allontanamento al momento del voto
dell’assessore Munno, che avrebbe comportato anche la mancanza del numero
legale necessario a licenziare la pratica, oppure Aceto mente sapendo di
mentire.

Non c’è alcun dubbio: l’assessore ha votato quella delibera che ha reso
esecutivo l’emendamento all’art. 24, comma 1 del Regolamento per la
disciplina dell’imposta unica comunale (Iuc) 2016, che per mere questioni
di bilancio, nel 2016 non vi erano coperture finanziarie, è stato
riapprovato dal Consiglio comunale nel 2017 in forma retroattiva, grazie
anche alla battaglia del M5S in Aula.

La mappatura è stata dunque demandata agli uffici e ai dirigenti
competenti, portata in Giunta e non in Consiglio come afferma Aceto, e
approvata all’“unanimità” dei presenti. Assessore Munno compreso.

Dispiace constatare che il consigliere Aceto, promotore di giornate di
formazione di giovani ed amministratori di Forza Italia, inciampi sull’iter
burocratico-amministrativo che ha portato al perfezionamento della pratica
in oggetto e pensi di aver approvato in Consiglio documenti che sono
appannaggio della Giunta.

Quanto ai cerchi e ai coni, il collega Aceto o gli uffici preposti o meglio
ancora i dirigenti interessati e il sindaco, spieghino alla città i
criteri oggettivi che hanno portato a quel disegno astratto, mostrino le
carte che indicano l’inquinamento dell’area ricompresa nel cono,
chiariscano il perché quel cerchio s’interrompe così bruscamente e perché
quel documento non è stato preventivamente condiviso nelle Commissioni
Bilancio e Ambiente.

*Domenico Miceli*

*Capogruppo MoVimento 5 Stelle al Comune di Rende*