Un ricordo estivo Una silloge del giurista Giovanni Cardona recensita dal noto poeta Rocco Giuseppe Tassone
Nel componimento il dramma si confonde con la dolcezza come un fiume che svanisce tra le anse delle valli.
Gli ulivi testimoniano le fatiche di uomini e donne, ma tutto porta, serenamente, allo sguardo paterno che non potrà più accompagnare per mano il suo bambino ma lo seguirà con il sorriso.
Queste è ciò che impressiona leggendo la lirica di Giovanni Cardona.
Versi semplici ma intimi, crudi ma ameni, che scorrono con musicalità e simbologia nel ricordo del proprio Padre.
(Rocco Giuseppe Tassone)
Un ricordo estivo
(A mio Padre)
Le spensierate passeggiate pomeridiane
In assolate selvatiche campagne
Precedute da una arida fiumara
Ci immetteva nella solitaria collina
Dall’argenteo ulivetato fluttuare
La nera terra esalava antichi richiami
Scritti col sangue di remote battaglie
Quell’ultima estate mi rubò
L’adolescenza della vita
Ma non il sorriso di mio Padre.