di Jessica Malagreca

“Sfarzosa errante la gente mia;

si circonda di onori e glorie,

pur di esistere ed irrompere

abilmente.

Gioia di un’epoca fortemente

In continua ascesa,

miseria di esseri in continuo divenire.

L’oro è finzione.

L’oro è tutto ciò che non dovremmo essere.

L’oro è qui per splendere, l’oro è qui

Per stupire.”

(Attilio Bovi)

Con questi bellissimi e significativi versi si presenta l’artista che questa sera, prenderà le redini della mostra da lui stesso organizzata, Friday Art at the Harp, nella suggestiva location della TeaRoom The Harp, sita nel cuore della città di Palmi.

Attilio Bovi, giovane emergente artista, nasce a Palmi il 7 Gennaio 1995. Frequenta il Liceo Classico N.Pizi di Palmi, si trasferisce a Roma dove si laurea allo IED in Graphic Design per poi andare a vivere momentaneamente a Milano.

Si avvicina al mondo artistico grazie alla sua passione e curiosità verso la musica. Impara inizialmente a suonare la chitarra e a seguire sperimenta molti altri strumenti. Si appassiona alla musica elettronica ma il suo amore verso l’arte lo porta a non fermarsi solo all’ambito musicale. Attilio può essere definito un artista completo perché abbraccia,oltre alla musica, la scrittura, la pittura, la fotografia, la scultura e la video-arte.

Le suo opere vengono esposte, oltre che nella sua città natale, in altri ambienti locali, come Polistena o Nazionali, come Torino.

Decide di dare alla sua esposizione il nome di “La falsità dell’Oro” per richiamare ciò che questo metallo rappresenta: l’apparenza, la debolezza, la superficialità. L’oro diviene il simbolo di un epoca priva di sentimenti forti.