“Preoccupante calo estivo di donazione sangue” Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Antonio Scalzo
“Come di consueto, l’epilogo della stagione estiva fa emergere dati molto preoccupanti con riferimento alla carenza di donatori e di conseguenza alla diminuzione del sangue disponibile che, puntualmente, si registra in questo periodo dell’anno. Un fronte, quello della donazione di sangue, straordinariamente importante per il soddisfacimento dei livelli essenziali di medicina trasfusionale e, parallelamente, l’attuazione di terapie salvavita e interventi chirurgici d’emergenza”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Antonio Scalzo, che aggiunge: “Occorre tenere alta l’attenzione su questo delicatissimo tema. La Calabria è una regione che nel corso degli ultimi anni ha compiuto una crescita estremamente importante sotto i profili della consapevolezza e del senso di responsabilità che sovraintendono il semplice ma cruciale gesto della donazione. Segno evidente che la nostra è una regione che sui fronti della generosità e dell’impegno solidale riesce a svolgere un ruolo di primissimo piano in ambito nazionale. Ciò – prosegue Scalzo – è anche dimostrato dalle eccellenti performance che le province calabresi hanno realizzato nell’ultimo periodo.
E’ il caso, ad esempio, di Catanzaro che solo lo scorso anno con quasi ventimila donazioni effettuate ha raggiunto l’importante traguardo dell’autosufficienza, contribuendo per oltre il 30% all’intero fabbisogno regionale. Questa spinta positiva – evidenzia il consigliere regionale – se da un lato è motivo d’orgoglio, confermando l’esistenza di una comunità capace di guardare concretamente a chi è in difficoltà, per altro verso deve spingerci a rilanciare l’impegno collettivo, specie in chiave istituzionale, che ancora è necessario attuare al fine di rafforzare l’intero sistema trasfusionale calabrese. Un sistema composto da professionisti e specialisti all’interno degli ospedali e delle strutture trasfusionali di altissimo profilo, da associazioni costantemente e capillarmente attive su tutto il territorio nei campi dell’assistenza e della sensibilizzazione e da una comunità di cittadini che con generosità e senso civico continua ad alimentare in modo continuativo l’intero circuito.
In questo contesto – sottolinea Scalzo – è necessario intervenire attraverso la definizione e attuazione di una linea operativa e programmatica tale da consentire al sistema trasfusionale regionale di operare in modo uniforme, efficiente e coordinato. Faccio mio e rilancio, in tal senso, gli appelli lanciati da diversi operatori del settore sanitario e dell’associazionismo, circa la necessità di una nuova strategia regionale in materia, che sia in grado di superare gli atavici ritardi, come quello relativo al Piano sangue fermo a oltre vent’anni fa, che ancora rallentano un settore di vitale importanza per l’intero sistema sanitario regionale e che non può essere affidato, unicamente, alla buona volontà dei cittadini e, soprattutto, non può essere esposto a incertezze di tipo organizzativo e strutturale”.