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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Riciclaggio parti autovettura, fermati due melicucchesi Uno di loro è accusato anche di spaccio di sostanze stupefacenti

Riciclaggio parti autovettura, fermati due melicucchesi Uno di loro è accusato anche di spaccio di sostanze stupefacenti
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Nella mattinata di ieri, a Gioia Tauro, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti e reati predatori, disposto dalla Compagnia di Gioia Tauro, diretta dal Capitano Gabriele Lombardo, i Carabinieri del Comando Stazione di Melicucco, unitamente a militari dell’Aliquota Radiomobile, agli ordini del Tenente Antonio M. Cavallo, supportati da personale C.I.O. del 14° BTG CALABRIA e unità cinofile dello SQUADRONE ELIPORTATO CACCIATORI CALABRIA, hanno tratto in arresto due melicucchesi, GALATÀ Orlando, 43enne, già noto alle Forze dell’Ordine e RAO Salvatore, 25enne, incensurato, ritenuti responsabili di riciclaggio di parti di autovettura e il solo 25enne di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, i predetti, unitamente al figlio minore del 43enne, successivamente deferito alla competente A.G. per ricettazione, sono stati sorpresi dal personale operante all’interno di un capannone di pertinenza della società di demolizioni auto del 43enne, mentre erano intenti a smontare un’autovettura Fiat Panda, risultata essere stata asportata il giorno prima in Cosenza.

I successivi accertamenti condotti hanno permesso di rinvenire:
• all’interno del vano portabagagli dell’autovettura di proprietà del 25enne, abilmente occultata, una busta in cellophan sigillata contenente circa 600 gr. di marijuana che, se immessa nelle locali piazze di spaccio, avrebbe procurato introiti per una somma superiore a 5 mila euro;
• nell’abitazione del predetto 25enne, un cassetto con doppio fondo, diverse banconote di piccolo taglio, per il valore di € 5.500, di cui non ha saputo giustificare la provenienza.

Quanto rinvenuto, veniva repertato e posto in sequestro penale come disposto d’intesa con la Procura di Palmi.
Gli arrestati, ultimate le formalità di rito, venivano tradotti in carcere.