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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Scienza e curiosità. Per la prima volta mescolati acqua e olio Un gruppo di ricercatori dell'Università di Edimburgo ha scoperto il modo per farlo per ora con molecole di metano e acqua ad altissima pressione

Scienza e curiosità. Per la prima volta mescolati acqua e olio Un gruppo di ricercatori dell'Università di Edimburgo ha scoperto il modo per farlo per ora con molecole di metano e acqua ad altissima pressione
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Questa volta pare proprio che si sia ufficialmente superato un tabù della chimica
che anche i bambini conoscono: l’olio con l’acqua non si mischiano. Dopo che
una prima volta uno scienziato australiano nel lontano 2003 aveva preannunciato di
essere riuscito a miscelare le due sostanze senza che a ciò si era trovata ulteriore
conferma, adesso alcuni scienziati dell’Università di Edimburgo hanno dimostrato
in uno studio che acqua e olio possono essere mischiati. Anche se questo risultato
può verificarsi solo in determinate circostanze. Lo studio, pubblicato su ‘Advanced
Science’, suggerisce che alcune molecole oleose – che normalmente respingono l’acqua
– possono essere costrette a sciogliersi insieme quando le due sostanze sono compresse
a pressione estrema. Nella loro ricerca, i ricercatori hanno applicato alta pressione
a piccoli contenitori riempiti con acqua e metano, creando condizioni simili a quelle
che si trovano nella parte inferiore dell’oceano o all’interno dei pianeti Urano
e Nettuno. Lo studio è stato sostenuto dall’Research Council e l’European Research
Council per l’ingegneria e scienze fisiche (ERC, il suo acronimo in inglese). Nel
comprimere insieme acqua e metano, gli scienziati sono stati in grado di ottenere
informazioni sulle modalità di interazione delle sostanze chimiche. Il metano viene
spesso utilizzato negli esperimenti per studiare le proprietà delle sostanze, come
le molecole dell’olio, che respingono l’acqua, chiamate idrofobiche. L’equipe
ha compresso molecole di metano e d’acqua tra due ultra-sottili diamanti ed è riusciti
a fonderli in due punti dell’incudine. L’incudine di diamante è stata utilizzata
per applicare pressioni fino a 20.000 bar – 20 volte maggiore rispetto alla pressione
nella parte inferiore della fossa delle Marianne, la parti più profonda degli oceani
del mondo. Sotto un microscopio, il metano – come l’olio – appare come grandi goccioline
di acqua a pressione normale, il che dimostra che le sostanze non si mescolano. Tuttavia,
il team ha scoperto che ad alte pressioni le gocce scomparivano, il che indicava
che il metano si era dissolto. Questo indica che può anche essere possibile un mix
allo stesso modo, con altre molecole idrofobiche. I ricercatori ritengono che questo
accade perché le molecole di metano sono contratte con l’aumento della pressione,
mentre quelle d’acqua rimangono in gran parte le stesse. Questo potrebbe consentire
che molecole di metano compresso entrino tra le molecole d’acqua molto più grandi,
permettendo loro di mescolarsi, secondo il team. Comprendere le proprietà della
miscela di acqua e metano potrà aiutare i ricercatori a trovare un modo per sostituire
i solventi costosi e pericolosi utilizzati nell’industria. Potrebbe anche contribuire
a fornire nuovi strumenti di comprensione circa le condizioni nella parte inferiore
dell’oceano o nel sistema solare esterno. “Questa è la prima volta che si vede che
il metano viene miscelato all’acqua,” in condizioni estreme, ha confermato John
Loveday, del Center for Science della scuola di fisica e astronomia dell’Università
di Edimburgo. Al di là dell’inevitabile curiosità che può destare la notizia,
per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le preannunciate
implicazioni della scoperta potranno essere comunque utili per migliorare la nostra
esistenza.