Avvisi di garanzia a sindaco e giunta comunale Reggio Calabria Presunte irregolarità nella concessione di una struttura. Il commento della politica
Alcuni esponenti della Giunta Falcomatà sono stati raggiunti da un avviso di garanzia in merito all’affidamento del Grand Hotel Miramare ad un imprenditore attraverso una delibera del 2015. L’ipotesi di reato è abuso di ufficio, presunto illecito per il quale, nei mesi scorsi, è stato iscritto nel registro degli indagati anche il sindaco Giuseppe Falcomatà. Non risultano tra gli indagati, invece, l’ex assessore alle attività produttive, Mattia Neto, e l’ex assessore ai Lavori Pubblici Angela Marcianò.
FEDERICA DIENI (M5S)
«Ci auguriamo che il sindaco Falcomatà e la maggior parte degli assessori della sua prima giunta siano in grado di dimostrare al più presto la loro estraneità rispetto alle accuse formulate dalla Procura della Repubblica: Reggio non sente la necessità di rivivere tristi stagioni del passato che speravamo non tornassero più». Così la deputata del M5S Federica Dieni.
«Stando a diversi organi di stampa – continua la parlamentare –, il primo cittadino e diversi membri del suo primo esecutivo, molti dei quali riconfermati nel secondo, avrebbero ricevuto un avviso di garanzia per abuso d’ufficio in merito all’assegnazione dell’Hotel Miramare all’associazione “Il Sottoscala”, direttamente riconducibile a un amico di Falcomatà che, in occasione della campagna elettorale per la sua elezione a Palazzo San Giorgio, avrebbe perfino messo a disposizione alcuni immobili di sua proprietà poi adibiti a segreterie politiche del futuro sindaco».
«Il M5S – aggiunge Dieni – non ha dubbi sul fatto che la Procura della Repubblica di Reggio Calabria vorrà andare fino in fondo per accertare la sussistenza di eventuali reati riconducibili a scelte politiche e amministrative che avevano già suscitato indignazione e polemiche tra l’opinione pubblica. Qualora le gravi condotte dovessero essere confermate in sede di un eventuale giudizio, dovremmo prendere atto che la fallimentare stagione iniziata con la sindacatura di Scopelliti ha avuto una sorta di nefasta prosecuzione in quella di Falcomatà, entrambe accomunate dall’interesse della magistratura nei riguardi di atti irregolari quando non addirittura illegittimi e clientelari».
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
É, ormai, di dominio pubblico la notizia relativa ad una pesantissima inchiesta della Procura della Repubblica guidata dal dott. Federico Cafiero De Raho che coinvolgerebbe tutta la giunta comunale di Reggio Calabria, a partire proprio dal fallimentare sindaco Falcomatà. Sembrerebbe, infatti, che quasi tutti i componenti della giunta, a partire dal sindaco, sarebbero i destinatari di un provvedimento della Magistratura. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura sarebbero finiti una miriade di discutibili atti e delibere dell’amministrazione Falcomatà che, fra l’altro, furono oggetto di fortissima e unanime indignazione dell’opinione pubblica.
Atti e delibere che hanno rappresentato la rapida e ingloriosa conclusione del rapporto di fiducia e del gradimento della città nei confronti del sindaco dei selfie Falcomatà.
Infatti, la vicenda “Miramare” coniugata alla vergognosa vendita ad un privato di una larga porzione di Parco Caserta rappresentano fatti gravissimi ed indelebili che costituiscono uno sfregio permanente nei confronti di Reggio e dei reggini. Si è trattato di episodi che hanno evidenziato l’assoluta mancanza del benché minimo senso del Bene Comune da parte della fallimentare giunta Falcomatà. In tal senso, auspichiamo che la Magistratura proceda con fermezza e vada avanti nella sua azione finalizzata al banale rispetto delle leggi e delle norme. Ricordiamo che, proprio in merito alla vendita ai privati di Parco Caserta, il PCI ha formalmente presentato due dettagliati esposti alla Procura reggina. Nonostante la diffusione della notizia esplosiva concernente il coinvolgimento nell’inchiesta giudiziaria della giunta Falcomatà, dobbiamo drammaticamente registrare il trasversale ed assordante silenzio tombale che sta accompagnando questa vicenda.
Infatti, tutti silenti e conniventi: non si ode nessuna voce da parte di alcun partito, movimento o associazione, nonchè, e figuriamoci il contrario, di qualsivoglia consigliere comunale né di maggioranza né della finta e inesistente minoranza. Noi comunisti, al contrario dei tanti lacchè, da molto tempo denunciamo, in maniera assolutamente solitaria, le palesi malefatte che hanno caratterizzato la pessima azione amministrativa della fallimentare giunta Falcomatà; in tal senso, in tempi sospetti, avevamo profeticamente denunciato la grave e macroscopica “questione morale” che caratterizza e coinvolge gravemente l’amministrazione comunale di Reggio.
Oggi i fatti ci danno ragione!! E’, pertanto, venuto il momento di spazzare rapidamente via la fallimentare giunta Falcomatà poiché questa ulteriore grave vicenda giudiziaria conferma, senza appello, il tracollo etico e morale della nostra città provocato da un sindaco e da una giunta totalmente inadeguati.