Appalto rifiuti Crosia, procedura regolare in mano ad uffici Francesco Russo, capogruppo di "Evoluzione": "Regime di prorogatio ogni oltre limite di legge. Saranno tutelati i posti di lavoro"
CROSIA – Nel governo democratico della cosa pubblica esistono e vigono delle regole che vanno rispettate, diversamente si rischia di sfociare nell’anarchia o nel totalitarismo o ancor peggio nella visione approssimata, clientelare e del tutto personale del bene pubblico. E tra queste regole c’è sicuramente la separazione delle funzioni definite tra amministrazione politica, che dà gli indirizzi programmatici, e la burocrazia che, diversamente, ha il dovere di garantire la regolare funzionalità degli uffici e dei servizi in base alle normative e le leggi vigenti.
Senza ingerenze. Ecco perché, come gruppo consiliare di Maggioranza, abbiamo sentito il dovere di abbandonare i lavori del Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria monotematica, su richiesta della Minoranza, per discutere della procedura d’appalto del servizio di gestione dei rifiuti, consapevoli che aprire una discussione o assumere una qualsiasi presa di posizione avrebbe turbato le procedure d’appalto in atto. Una volta espletata la gara, avremo tempo e modo di confrontarci con l’Opposizione sulla gestione dei rifiuti nel nostro comune e far capire che l’atto di indizione di una nuova gara d’appalto non solo era necessario ma anche imposto dalla legge, in quanto era da oltre 25 anni che il servizio veniva espletato da una società esterna in regime di prorogatio.
A chiarire e fare luce in merito alle polemiche sollevate da alcuni consiglieri di Opposizione è Francesco Russo, capogruppo di Evoluzione, forza di maggioranza relativa in seno al Consiglio comunale di Crosia, che proprio in apertura dei lavori assembleari di sabato 23 settembre ha letto e depositato agli atti un documento nel quale vengono riportate le motivazioni per le quali la maggioranza ha inteso abbandonare l’aula.
Se avessimo tenuto il Consiglio comunale – spiega ancora Russo – avremmo rischiato di violare il codice penale per turbata libertà del procedimento di scelta del contrante (art.353 c.p.). C’è in atto una gara d’appalto che gli uffici comunali stanno espletando e crediamo che la politica non debba intervenire né porre veti in quello che è il regolare svolgimento di un pubblico esercizio attraverso pareri e posizioni preconcette. Questo è quello che avrebbe voluto fare una parte della Minoranza che ancora una volta si è persa nei rivoli della polemica becera per difendere posizioni di parte che non tutelano l’interesse collettivo. La legge e le nuove normative – aggiunge il capogruppo di Evoluzione – obbligavano il Comune ad aprire una procedura d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Un servizio che a Crosia da oltre 25 anni viene svolto in regime di proroga. Basta questo per smontare l’impianto delle polemiche, ancora una volta strumentali, poste dall’opposizione consiliare.
In questo momento – dice Russo – non ci sentiamo di esprime alcun giudizio sui termini della gara in atto, atteso che nella fase programmatica del nuovo appalto, l’Esecutivo cittadino ha preteso la tutela dei posti di lavoro ed il miglioramento degli standard qualitativi raggiunti nell’ambito della gestione dei rifiuti. Saranno gli uffici a valutare le proposte pervenute e a mettere nelle condizioni l’Amministrazione comunale di continuare a garantire alla comunità mirtocrosiota un servizio di primo livello. Poi, una volta chiusa la procedura d’appalto, saremo noi a chiedere alle Opposizioni un confronto pubblico su quello che è stato l’ultimo trentennio di gestione di questo servizio. Per ora – conclude – ci fermiamo qui.