Gioia Tauro dedica strada a martire della mafia La città intitola una via a Ferdinando Caristena, ucciso dalla 'ndrangheta nel 1990
Domenica 5 novembre nel comune di Gioia Tauro (in queste ore su tutti i giornali del mondo per la candidatura del film “A Ciambra” alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera) vi sarà un altro primato mondiale. La città calabrese dedicherà infatti una via a Ferdinando Caristena, ucciso dalla ‘ndrangheta nell’ormai lontano 1990 solo perché omosessuale. Klaus Davi – primo firmatario della petizione che ha portato al riconoscimento della via – ne dà notizia questa mattina. L’inaugurazione verrà anticipata da un breve dibattito nella sede del comune di Gioia sulla figura di Ferdinando Caristena cui parteciperanno Arcangelo Badolati, giornalista della Gazzetta del Sud che conobbe di persona la vittima, il sostituto procuratore Roberto Di Palma, che ha indagato a più riprese sui clan Molè-Piromalli, nonché autorità locali e nazionali.
Come ha detto molto lucidamente il direttore dell’Espresso Tommaso Cerno, “Il tema dell’omosessualità è uno degli ultimi tabù della ‘ndrangheta, l’associazione mafiosa più omofoba del mondo”. “Ringrazio ancora l’ex sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà, che accolse la mia proposta e ne facilitò l’iter amministrativo, il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari nonché il Ministro degli Interni Marco Minniti, che è sempre stato attento ai temi dei diritti civili e ha guardato con favore a questo importante riconoscimento per la comunità LGBT”, ha affermato Klaus Davi.