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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Parentela su razionalizzazione servizio postale "Governo garantisca servizio universale"

Parentela su razionalizzazione servizio postale "Governo garantisca servizio universale"
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«Grazie al piano di razionalizzazione predisposto dal governo, i servizi postali
di 365 Comuni calabresi non avranno più garanzia di efficienza». È quanto afferma
il deputato Paolo Parentela, a seguito della risposta ad un question time presentato
alla Camera dal M5s. «Il cosiddetto Piano di razionalizzazione – spiega il parlamentare
– ha introdotto la consegna a giorni alterni della corrispondenza e ha dato il via
alla chiusura di numerosi uffici postali nei piccoli centri, privando così moltissimi
Comuni italiani di un servizio essenziale, come appunto quello postale, per il quale
Poste incassa 262,4 milioni di euro l’anno di soldi pubblici».
Il Cinque Stelle continua: «Una nuova ondata di tagli che ha prodotto tonnellate
di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza, e compromettendo
persino invii prioritari, come raccomandate dell’Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi.
Non solo, questo scellerato piano di riorganizzazione, messo in atto con il benestare
del Governo e che andrà a regime ad inizio 2018 e coinvolgerà 5300 Comuni, di cui
365 Comuni calabresi, contrasta con le norme Ue che obbligano gli Stati membri ad
assicurare la raccolta e la distribuzione degli invii postali al domicilio del destinatario
‘come minimo cinque giorni lavorativi a settimana’ e che, solo in presenza di
circostanze o condizioni geografiche eccezionali, sia ammissibile la fornitura per
un numero inferiore di giorni. Profili di eccezionalità che, per ammissione delle
stesse Poste Italiane, sono assenti: difendendosi davanti al TAR, Poste Italiane
ha infatti ammesso che la riduzione del servizio non dipende da particolari difficoltà
nel raggiungere le località interessate bensì da un mero calcolo di convenienza
economica. Anche il Parlamento europeo è intervenuto sulla materia: oltre un anno
fa ha approvato una risoluzione che ribadiva la necessità, da parte degli Stati
Ue, di garantire il servizio universale e il mantenimento degli sportelli postali
proprio in quelle aree remote, montane, disagiate e a maggiore rischio di isolamento».
«In Calabria – conclude Parentela – la situazione sarà aggravata dall’assenza
di infrastrutture viarie all’altezza, che incrementerà i disagi nella ricezione
delle missive. Il governo deve garantire il servizio universale di corrispondenza
su tutto il territorio nazionale. C’è il rischio altissimo che questa decisione
porti ad una procedura d’infrazione dell’Ue, il che vuol dire un ulteriore danno
alle tasche dei cittadini».