Fiamma Tricolore contro i Centri Sprar Nasce a Borgia la lotta del movimento
Va avanti senza sosta e senza soluzione di continuità la battaglia del MSI-Fiamma Tricolore sull’intero territorio calabrese contro il turpe ed inumano traffico di Uomini nel Mediterraneo, sempre più spesso nascosto dietro i buoni propositi dell’accoglienza e della solidarietà umana.
Dopo essere stati i primi a squarciare il velo dell’omertà e dell’acquiescenza che si celava dietro il cosiddetto “Modello Riace”, gestito in modo assolutamente non consono né corretto dall’uomo “più influente d’Italia” (cit. da rivista “Fortune” ) al quale si era addirittura dedicata una fiction che, finalmente, pare i dirigenti Rai si siano decisi a “sospendere” in attesa degli esiti delle indagini avviate dalla Magistratura sul caso, il MSI-Fiamma Tricolore ha adesso spostato la sua attenzione sul Progetto Sprar, messo su dal Ministero degli Interni con la complicità di ben 190 amministrazioni comunali calabresi, delle quali 140 hanno già deliberato l’adesione, e che – novelli “Carminati” o “Buzzi“, famigerati delinquenti protagonisti della vicenda romana nota alle cronache come “mafia capitale” – hanno fiutato l’affare (il denaro non ha olezzo) e si sono resi disponibili ad accogliere i cosiddetti “migranti” nelle loro comunità.
Tra i comuni “virtuosi” anche quello di Borgia il cui sindaco – nel complice silenzio dell’intera maggioranza consiliare e pur senza minimamente accennare al come e dove sistemare i nuovi arrivi, manco quantificati nel numero – si è subito resa disponibile ad accogliere quanti più migranti gli dovessero assegnare senza tenere in alcun conto le implicazioni sul tessuto socio-economico della Città e dei cittadini. Già in passato, e per primi, avevamo evidenziato il pericolo della ricaduta di tali iniziative sulla microcriminalità in un territorio già di per sé difficile; sulla erogazione dei servizi sociali alle famiglie; sulla mancata possibilità di rientro delle tante braccia e dei tanti cervelli borgesi emigrati in altre parti d’Italia e del mondo per trovare maggior fortuna di quella che potevano auspicare al loro paese; sull’appello, rimasto inascoltato, del viceparroco rispetto alla difficile quotidianità vissuta soprattutto dai giovani borgesi; sull’enorme speculazione umanitaria ed economica che si cela dietro questa accoglienza improvvisata e dilettantesca che cozza con i bisogni e le aspirazioni dei veri profughi.
E tutto ciò lo avevamo verificato quando fummo lasciati soli – si proprio noi, i Fascisti – a portare generi di prima necessità acquistati di tasca nostra a coloro che sbarcarono, principalmente ragazzini, qualche anno fa sulla spiaggia di Roccelletta di Borgia. Oggi, invece, ci troviamo a dover informare la popolazione dell’ennesimo blitz di una maggioranza che viene da lontano e che continua ad usare mezzucci ereditati dai loro padri per cercare di far passare sotto silenzio importanti provvedimenti CONTRO la Comunità (Battaglina docet), così come si evince dalla compatta reazione popolare all’opera di informazione fatta dai nostri militanti, assieme a quelli di Nuova Borgia e di Civiltà e Progresso, sabato mattina lungo il Corso della Città, laddove abbiamo riscontrato la quasi totale condivisione rispetto a quanto riportato nel nostro volantino, distribuito ai cittadini in qualche migliaio di copie.
Nasce a Borgia la nostra lotta ai Centri Sprar e presto sarà diffusa in ogni comune la gente avrà bisogno di difendersi da queste decisioni prese sulle loro teste e nel dispregio assoluto dei loro diritti e della Comunità cui appartengono.
Lorenzo SCARFONE
Segretario Provinciale Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore