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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 05 DICEMBRE 2024

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Progetto artistico, sociale e culturale dell’artista Carmela Calimera Dal 25 Novembre 2017 al 6 Gennaio 2018, al MUMAR, Museo dei Marmi di Soriano Calabro

Progetto artistico, sociale e culturale dell’artista Carmela Calimera Dal 25 Novembre 2017 al 6 Gennaio 2018, al MUMAR, Museo dei Marmi di Soriano Calabro
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DAL PROGETTO “IL FILO DI ARIANNA” NASCE LA MOSTRA “LABIRINTO” Evento artistico sociale e culturale ideato dall’Artista Carmela Calimera, in collaborazione con l’Associazione “Attivamente Coinvolti”, per affrontare in modo nuovo e coraggioso, il problema della violenza sulle donne perseguendo la strada della coscienza e della comprensione.

Dal 25 Novembre 2017 al 6 Gennaio 2018 presso il MUMAR, Museo dei Marmi di Soriano Calabro (VV).
Aperto da Sabato 25 Novembre, inaugurazione alle ore 18.00,a Martedì 6 Gennaio 2018

Orario di apertura: giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 13.00, giorni festivi dalle 9.00 alle 13.0 e dalle 16.00 alle 19.30
c/o MUMAR, Museo dei Marmi di Soriano Calabro (VV)
Indirizzo: Piazza Municipio, 89831 Soriano Calabro VV
Per informazioni: 339 812 2697, 320 30 67352

Il Seminario sul tema e la Presentazione della Mostra si svolgeràil 23 Novembre 2017, alle ore 10.00, presso la Chiesa Madre Santa Maria degli Angeli in Via Francesco Fiorentino, 1 Laureana di Borrello (RC), e di seguito, l’esposizione introduttiva delle opere presso l’ex Convento dei Frati Minori di Laureana di Borrello.

Il PROGETTO.
L’idea progettuale nasce da un profondo sentimento di repulsione e di protesta dell’Artista verso fenomeni tragicamente dilaganti quali ” femminicidi e violenze in genere “, fenomeni sicuramente perpetrati sulla Donna da secoli, oggi venuti prepotentemente alla ribalta e pericolosamente oggetto di emulazione.
L’Artista vuole, con l’ausilio della sua Arte, scuotere le coscienze e dare così un contributo affinché l’uomo, in quanto maschio, acquisisca finalmente la consapevolezza di essere compagno, amico, amante della donna, in quanto femmina della sua specie, e non faccia prevalere nella sua psiche il concetto di maschio dominante e di portatore di una supremazia fallica che lo induce a scatenare gli impulsi primordiali violenti e selvaggi dell’animale, mostro, che albergano nella profonda intimità dell’animo umano.
Il Progetto, intitolato “Il Filo di Arianna”, rappresenta la forza psicologica della ragione che Teseo (l’uomo) spezza durante il suo percorso di vita, perdendo il controllo della sua umanità e razionalità.
La dove regna ancora la ristrettezza mentale dell’uomo quale “padrone assoluto” della propria compagna, l’uomo (“ il maschio”) non è più in grado di rapportarsi ad armi pari e, nel timore di perdere il controllo di chi giudica essere a lui inferiore, usa, prima di ammettere la sua sconfitta, la forza e la violenza per mettere a tacere chi a lui si ribella.
Il filo di Arianna si rompe, l’uomo perde la ragione e, divenendo lui Minotauro, scatena la sua furia selvaggia e sanguinaria.
L’Artista vuole, con il percorso attraverso il LABIRINTO, dare il giusto posto alla donna padrona del suo IO, ed una chiara lettura del suo essere nel contempo donna, madre, amante, e non più costretta a ripudiare la sua natura di femmina: “la Donna non potrà mai sentirsi Donna… se sarà costretta a ripudiare quel che la natura le ha donato…”
Fino a pochi anni or sono, la donna affrontava la sua vita da oppressa e frustrata. Oggi, avendo acquisito libertà di scelta e di vita (e soprattutto indipendenza sociale) non lo permette più!
L’ Artista pensa che i problemi cruciali, alla base di tutta la serie di problematiche che stanno aumentando crudelmente contro la figura femminile, siano la mancanza di rispetto, il rifiuto verso la libertà della Donna, e anche una cultura sessuale errata, che ancora oggi viene assorbita come tabùe come peccato soltanto per condannare e additare la figura femminile. L’Artista con questo evento comunicativo vuole arrivare ad inoltrare un grande ed importante messaggio sociale : L’uomo, dovrà imparare a comprendere, ragionando, che, come lui, anche la Donna è un essere umano, con stessi desideri, necessità e bisogni.

L’ESPOSIZIONE
Il progetto prevede l’esposizione di 31 dipinti. Il dipinto base misura 150×100, 9 dipinti di misura 120×80, e 21 dipinti di misura 98×66 . Tutto inizia dall’opera primaria che è stata suddivisa dall’Artista in altri trenta dipinti, ogni dipinto raffigurerà una parte dell’Essere femminile, ed insieme attraverso il “ LABIRINTO”, ricomporranno il Filo di Arianna. I dipinti trasmetteranno la libertà degli Esseri umani e una chiara lettura dell’Essenza Femminile.

L’ARTISTA CARMELA CALIMERA.
Carmela Calimera, artista Calabrese, da molti anni manifesta con grande impegno “sociale-umanitario” la sua grande passione, l’Arte, che nasce dalla propria anima, incontaminata e pura. Il suo intento è comunicare positività, valori civili, aggregazione, fratellanza, al fine di sensibilizzare il mondo intero.
Oggi, la sua Arte viene apprezzata e riconosciuta sia nell’ambito Artistico Italiano che all’Estero (dove è vincitrice di diverse Premiazioni e Riconoscimenti Internazionali).
Carmela Calimera essendo un Artista d’Arte “Figurativa Simbolista”, con questo evento comunicativo, vuole trasmettere un “forte messaggio”sociale e per inviarlo ha scelto un luogo altrettanto simbolico, l’altura del suo paese, Laureana di Borrello, che dal Vecchio Convento, con il suo Belvedere, domina visibilmente la Piana di Gioia Tauro, ma il messaggio non dovrà invadere soltanto la Piana, dovrà arrivare all’Italia intera, echeggiare nelle piazze, tra le vie, entrare nelle case tra le famiglie. L’Artista vuole dare voce a chi non può più farlo e a chi, tutt’oggi,soffre in silenzio. L’urlo sarà di speranza e di cambiamento nel comunicare libertà tra gli Esseri, senza distinzione tra Uomo e Donna, portare l’Uomo a ragionare, a comprendere che, come lui, anche la Donna è un Essere Umano, con stessi desideri, necessità e bisogni, in un mondo che evolve perché la mente umana è indirizzata adevoluzione, e tutti noi abbiamo il dovere di migliorare noi stessi e al contempo il nostro contesto abbattendo ogni forma di regressione mentale.