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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 18 DICEMBRE 2024

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Giornata dell’amicizia in Aspromonte Fa il pieno di partecipanti la prima giornata unitaria dell'amicizia organizzata dalle tre sorelle dell'escursionismo reggino CAI, Gente in Aspromonte e GEA. Entusiasta Mimmo Pandolfo, presidente federale del FIE: "Messaggio positivo per tutto il movimento escursionistico"

Giornata dell’amicizia in Aspromonte Fa il pieno di partecipanti la prima giornata unitaria dell'amicizia organizzata dalle tre sorelle dell'escursionismo reggino CAI, Gente in Aspromonte e GEA. Entusiasta Mimmo Pandolfo, presidente federale del FIE: "Messaggio positivo per tutto il movimento escursionistico"
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di Giuseppe Campisi

San Luca (Reggio Calabria) – Quale modo più bello per celebrare l’amicizia per gli appassionati dell’escursionismo se non quello di unire cuori e muscoli per condividere un bel cammino assieme? È quello che è avvenuto sulle cime incontaminate di San Luca, dove si sono ritrovate le storiche associazioni escursionistiche della provincia reggina – il Gruppo Escursionisti Aspromonte, la locale sezione CAI e la compagine di Gente in Aspromonte – per rinsaldare legami e stringere nuove amicizie in nome della bellezza della natura e della tutela dei luoghi. Oltre 150 partecipanti,sfidando un po’ l’inclemenza del meteo,hanno potuto vivere in diretta e,naturalmente, senza filtri se non quello dello stupore sempre nuovo, l’armonia con un paesaggio autunnale straordinario fatto di faggete, leccete e macchia mediterranea assolutamente stupefacenti in questo particolare periodo dell’anno. Dai 1320 metri di passo Salice ai 1490 di Passo Scaluni si è compiuto,in quasi sei ore di dolce fatica, un viaggio ideale introspettivo quanto contemplativo che – patrocinato dai rispettivi presidenti, Sandro Casile, Giuseppe Romeo e Totò Pellegrino -ha promosso confronti, iniziative e future collaborazioni ma ha anche azzerato l’idea di competizioni tra associazioni ponendo quindi la montagna al centro dell’attenzione sinergica. «C’era la necessità di far convergere in una giornata simbolica tutte le associazioni che promuovono l’Aspromonte – ha detto Giuseppe D’Amico, guida esperta dell’associazione Gente in Aspromonte – nata già alla presentazione dei rispettivi programmi escursionistici del 2017, in un luogo ideale di questo massiccio, dove tutte le strade convergono verso l’ombelico sacro di Polsi». La testimonianza significativa di una volontà d’unire, di esaltare l’elemento amicizia anche tra “le tre sorelle” sincretiche dell’escursionismo reggino molto ben riuscita vista la grande risposta di appassionati ed amanti di questa magnifica attività. «La presenza di tutt’e tre le maggiori associazioni che operano in provincia di Reggio Calabria è sicuramente un bel segnale – ha riflettuto lo scrittore e trekker Alfonso Picone Chiodo del CAI – perché la provincia ha un patrimonio di attività e di soggetti il cui dialogo costante è oramai indispensabile quando si ha l’obiettivo comune della promozione di questa montagna». Una giornata importante vista come «un’ulteriore opportunità per ragionare di sentieristica, metodi e strumenti per rendere questa rete fruibile anche all’escursionista non accompagnato» ha continuato Picone Chiodo ma, al contempo, un’occasione di sviluppo turistico-culturale in una regione di fatto vocata all’accoglienza e ricchissima di tracce, piste e cammini agro-silvo-pastorali unici coniugati ad una più che interessante offerta ricettiva ed enogastronomica. Sulla stessa linea d’onda anche i rappresentanti del GEA, felici di condividere l’iniziativa di una giornata storica. Maa suggellare l’evento, è stata la presenza di Mimmo Pandolfo, presidente federale della FIE, la Federazione Italiana Escursionismo. «Non potevo mancare a questa particolare giornata dell’amicizia in Aspromonte – ha esordito Pandolfo – perché essa è il legante tra le persone che va al di là di ogni barriera culturale ed il sentiero percorso il vero trait d’union tra le associazioni». La presa per mano di un’attività che, ha continuato Pandolfo, «non faceva parte del dna del sud» ma che diventa «motivo di aggregazione sociale, la palestra, l’agorà dove la gente si può incontrare e discutere del presente e del futuro partendo dalle proprie radici». Grande soddisfazione per la nutrita partecipazione di appassionati che il meteo capriccioso novembrino non è riuscito a scoraggiare ma anche per la rete che si è venuta a creare con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni: «Pian piano il sud sta capendo che soli non si va da nessuna parte, stiamo superando la barriera dell’individualismo» ha proseguito, suggerendo tal proposito la creazione dei distretti di area vasta ed il coinvolgimento sempre più ampio dei comuni interessati dai percorsi verso cui le associazioni «debbono essere certamente di stimolo per compattarli verso un progetto di rete». E se la politica arriva a governare processi già avviati non è vana la speranza che «i politici del futuro superino il concetto di confine per poter offrire non il singolo giorno di esperienza sul territorio ma un pacchetto plurigiornaliero per generare i prodromi ad uno sviluppo eco-compatibile e sostenibile anche dal punto di vista ambientale e ricettivo» perché «l’appeal di un luogo è dato dall’esperienza che in quel luogo si può fare». «Quelle di oggi sono delle buone pratiche da promuovere ed incentivare anche in altri siti ed altri luoghi perché la serenità che ho scorto sul viso dei partecipanti odierni non può che assicurare ambasciatori di un messaggio positivo per tutto il movimento escursionistico» ha così concluso Pandolfo.