Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Erosione costiera, incontro a Cariati con tecnici Regione La sindaca Filomena Greco: «Ringrazio il Governatore per l’interessamento e per la massima disponibilità mostrata per la ricerca della soluzione di questo problema»

Erosione costiera, incontro a Cariati con tecnici Regione La sindaca Filomena Greco: «Ringrazio il Governatore per l’interessamento e per la massima disponibilità mostrata per la ricerca della soluzione  di questo problema»
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Lunedì scorso c’è stato un incontro a Catanzaro tra la sindaca Filomena Greco e il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Un lungo e costruttivo colloquio su varie problematiche che affliggono il nostro territorio e la città di Cariati in particolare. Problematiche che saranno immediatamente affrontate e alle quali si stanno cercando le giuste e celeri soluzioni. E tra le tante questioni, si è discusso più approfonditamente di quella che riguarda l’erosione costiera. Questa volta alla presenza anche del direttore del Dipartimento Lavori pubblici della Calabria Luigi Zinno.

Discussione a cui hanno fatto seguito subito i fatti: ieri mattina a Cariati c’è stato il sopralluogo dei tecnici del Dipartimento della Regione per verificare lo stato attuale della situazione e capire quali potranno essere le soluzioni da mettere in campo. Presenti anche la sindaca di Cariati Filomena Greco, il vicesindaco Sergio Salvati, l’assessore all’Urbanistica Maria Elena Ciccopiedi, e il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Cariati Giuseppe Fanigliulo.

«Voglio ringraziare il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, che non solo ha prestato attenzione a questa problematica – ha detto la sindaca di Cariati Filomena Greco – ma si è immediatamente attivato per cercare una soluzione. Si tratta per noi di un problema che è necessario risolvere prima della prossima stagione estiva. Occorre lavorare, in particolare, su due direttrici. La prima è quella dell’emergenza, alla quale bisogna far fronte con tutte le azioni necessarie per permettere la ricostruzione delle spiagge, e quindi dare la possibilità ai nostri operatori turistici di poter lavorare la prossima estate, e per, cosa importantissima, difendere la nostra costa che sempre più viene aggredita dal mare. La seconda riguarda la progettazione: bisogna lavorare sugli studi e sulle attività necessarie per una soluzione a lungo termine, che non riguardi solo Cariati ma tutto il tratto di costa che parte dal Trionto e arriva al fiume Nicà. Non possiamo vivere sempre in emergenza».

«I tecnici regionali – ha dichiarato il vicesindaco Sergio Salvati – hanno constatato i danni provocati dalle mareggiate. Ci hanno informato che a breve partiranno i lavori di protezione della costa Cariati-Crosia, che prevedono opere a mare e tratti di ripascimento. Inoltre, hanno potuto constatare che la trappola a gabbia per il deposito della sabbia costruita molti anni fa alle spalle del porto, è piena e va svuotata anche perché è iniziato ed è visibile l’insabbiamento dell’imboccatura del porto che per il momento rende difficoltoso l’ingresso e l’uscita delle barche più grandi ma che se non viene nel più breve tempo svuotata impedirà l’entrata e l’uscita di tutte le tipologie di barche sia da pesca sia da diporto con gravissimo danno per la nostra economia. La sabbia della gabbia dopo le necessarie analisi potrebbe essere utilizzato per il ripascimento del nostro litorale».

«Siamo sicuri – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Maria Elena Ciccopiedi – che al più presto dalla Regione avremo le risposte utili per risolvere questo gravissimo problema. E ci stiamo muovendo per ottenere, oltre alle soluzioni tecniche immediate per tamponare l’emergenza e alla progettazione complessiva per la soluzione a lungo termine, anche un finanziamento per far fronte a questa gravosa problematica: con le esigue finanze del Comune non è possibile risolvere la questione. Ci serve un contributo per realizzare quest’opera e mettere in sicurezza quei punti della costa danneggiati dall’erosione».