Esportare negli Emirati Arabi, a Rosarno le istruzioni per l’uso Se n'è discusso nei giorni scorsi a Palazzo Bruniani Cavallaro in occasione di un incontro cui ha partecipato anche Fincalabra
Da ambìta meta turistica, gli Emirati Arabi si trasformano in interessante territorio verso il quale anche le imprese calabresi possono destinare le proprie azioni di export.
L’orientamento al commercio verso i paesi esteri ha fatto registrare un trend positivo negli ultimi anni per la nostra regione, sebbene la principale area di destinazione dell’export calabrese sia rappresentata dai Paesi dell’UE e dell’America Settentrionale. I mercati Arabi restano però ancora distanti, non tanto geograficamente quanto per modelli e cultura.
Essi rappresentano tuttavia una reale opportunità di business per le imprese italiane: di questo e di come fare per approdare nel Golfo Persico si è parlato qualche giorno fa a Palazzo Bruniani Cavallaro di Rosarno in occasione di un incontro cui ha partecipato anche Fincalabra, finanziaria e società in house della Regione Calabria.
“È ambizione per ogni impresa vedere arrivare i propri prodotti sui mercati esteri – ha affermato l’avv. Giuliana Barberi, Vice Presidente di Fincalabra – ma i processi di internazionalizzazione sono complessi e delicati, e spesso anche aziende strutturate e con grandi potenzialità possono trovarsi in difficoltà nell’affrontare gli aspetti giuridico-legali o amministrativi, basti pensare alla definizione dei contratti o ai dazi doganali, o ancora alle azioni promozionali, quali la partecipazione a fiere estere, per aumentare la visibilità dell’azienda e del prodotto.”
“Fincalabra – ha proseguito la Barberi – è testimone dell’attenzione che la Regione Calabria riserva alle politiche per l’internazionalizzazione. Il “Bando internazionalizzazione”, da noi gestito e la cui fase di valutazione sta per concludersi, è stato tra i primi del POR Calabria 2014/2020 ad essere pubblicato, ed è finalizzato proprio a sostenere i processi per lo sviluppo dell’export dei prodotti e dei servizi calabresi da parte delle PMI e ad incrementarne la quota sui mercati esteri.”