Contraffazione, un pericolo per l’economia sana e la sicurezza dei cittadini A Reggio il seminario organizzato dal Gruppo tecnico "Made in" di Confindustria nazionale, in collaborazione con Unindustria Calabria e Piccola Industria di Confindustria Reggio Calabria
Davanti ad una platea gremita di studenti, si è tenuto al teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria il seminario dal titolo “Vero o falso? Pericoli e danni della contraffazione”, organizzato dal Gruppo tecnico “Made in” di Confindustria nazionale, in collaborazione con Unindustria Calabria e Piccola Industria di Confindustria Reggio Calabria. Il confronto, moderato dal giornalista Giampaolo Latella, ha riguardato i temi legati alla trasparenza del mercato, alla sicurezza dei consumatori, alla competitività e al contrasto alla contraffazione, con la finalità di informare e sensibilizzare i più giovani sui danni provocati dal fenomeno all’economia dei territori e alla salute dei consumatori.
Il dibattito è stato preceduto dai saluti istituzionali dell’assessore alla Sicurezza urbana del Comune di Reggio Calabria, Antonino Zimbalatti, del direttore dell’Ufficio pastorale e lavoro dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, monsignor Angelo Casile, del presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, e del presidente di Piccola Industria Confindustria Reggio Calabria, nonché presidente della Camera di Commercio reggina, Antonino Tramontana.
“Il gruppo ‘Made In’ di Confindustria nazionale di cui faccio parte – ha esordito Tramontana – ha voluto fortemente che questo seminario si tenesse nella nostra città. Questa attività di formazione e informazione vuole fare capire che è importante acquistare e consumare prodotti made in Italy per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e la creazione di posti di lavoro. La nostra azione è rivolta soprattutto ai giovani – ha aggiunto il presidente dell’ente camerale reggino – che rappresentano il capitale umano e sui quali gli imprenditori intendono investire”.
Sul palco del teatro comunale, il presidente del Gruppo tecnico “Made in” Paolo Bastianello ha posto l’accento sulla pervasività del “falso” e sui suoi effetti, snocciolando alcuni dati significativi: “La contraffazione vale un fatturato irregolare pari a sette miliardi ed è responsabile della perdita di centomila posti di lavoro, nonché di 2 miliardi di euro di tasse evase”. Questi numeri rappresentano “solo la punta dell’iceberg di un fenomeno – ha spiegato Bastianello – che colpisce in particolar modo i settori del tessile, della tecnologia e dell’agroalimentare”.
Come evidenziato dal comandante del Gruppo Guardia di finanza di Reggio Calabria Giovanni Andriani, il giro d’affari legato alla contraffazione è in continua espansione ed evoluzione, grazie anche ai canali online. Un concetto sostenuto dall’analisi dei dati che stimano, “solo negli ultimi cinque anni, una crescita del fenomeno – ha affermato l’ufficiale delle Fiamme Gialle – pari al 5%”. Un ciclo criminale che la Guardia di finanza è impegnata a contrastare attraverso il monitoraggio delle frontiere, il controllo del territorio e le indagini. Una attività di controllo e di repressione, come illustrato dal comandante Andriani, che passa dalla ricostruzione dei flussi di denaro, dall’individuazione della filiera del falso e, infine, dall’aggressione dei beni fonte di riciclaggio dei proventi illeciti.
Il dirigente della Direzione generale lotta alla contraffazione del Mise Felice Lopresto ha sottolineato la portata globale del mercato parallelo del falso che vede la Cina leader nella produzione di merce contraffatta e l’Italia al secondo posto (preceduta dagli Usa) nella classifica dei Paesi colpiti da violazioni di proprietà intellettuale (15%dei casi).
La conclusione dei lavori è stata affidata al presidente di Piccola Industria Unindustria Calabria Aldo Ferrara che ha messo in evidenza l’azione messa in campo dal mondo confindustriale sui territori per sensibilizzare sempre più giovani al tema della contraffazione, che non mina soltanto il tessuto economico e sociale ma mette a repentaglio la sicurezza dei consumatori. “Deve nascere una ‘nuova cultura’. E’ importante – ha affermato Ferrara rivolgendosi ai ragazzi della scuole – che le vostre scelte siano consapevoli, perché queste determinano il vostro futuro e quello di tutti”.
La giornata si è chiusa con lo spettacolo dedicato al tema della contraffazione dell’attrice sociale Tiziana Di Masi, dal titolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso”.