Sigaretta elettronica: anche ‘svapare’ provoca il cancro, ecco lo studio Le cellule umane sono mutate più velocemente del previsto dopo l'esposizione alle e-sigarette
Sarà colpa della lobby del tabacco, sarà perché le autorità non hanno voluto
destare ulteriori allarmi perché ci guadagnano i governi e non solo, sarà infine
perché gli studi circa le conseguenze del tabagismo non sono ancora completi, ma
il fumo è una piaga sempre sottovalutata dalla gran parte della popolazione che
non smette mai di sorprendere come più volte ha evidenziato Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”. La conferma viene da un nuovo studio americano
dei ricercatori della New York University, il quale ha stabilito che lo ‘svapare’
ha la capacità di danneggiare l’informazione genetica all’interno della cellula,
provocando mutazioni del DNA che portano al cancro. I ricercatori hanno sottoposto
cellule di vescica e polmone umane in coltura a vapori di e-sigaretta che sono progettati
per evitare i sottoprodotti cancerogeni del tabacco. Hanno scoperto che le cellule
sono mutate e sono diventate cancerose a una velocità molto più alta del previsto,
e anche i topi esposti al fumo hanno subito danni significativi al DNA. Il team della
New York University avverte che le loro scoperte, pubblicate oggi, mettono in discussione
la credenza popolare secondo cui lo “svapo” di nicotina è un’alternativa sicura
al fumo nelle sigarette. Arriva pochi giorni dopo che la Food and Drug Administration
ha rifiutato il prodotto di svuotamento elettronico iQOS “sano” di Philip Morris,
affermando che non è più salutare del tabacco. Il fumo di sigaretta elettronica
(ECS) eroga la nicotina attraverso gli aerosol senza bruciare il tabacco. Mentre
il fumo di tabacco contiene nitrosammine e molte sostanze chimiche cancerogene dalla
combustione, ECS contiene nicotina e alcuni solventi organici relativamente innocui.
Di conseguenza, lo “svapo”, come viene chiamato colloquialmente, è stato promosso
come non cancerogeno; un sostituto più sicuro per il tabacco. Un recente studio
ha anche scoperto che i fumatori di sigarette elettroniche avevano il 97% in meno
di carcinogeni polmonari nei loro fluidi corporei rispetto ai fumatori di tabacco.
Tuttavia, gli esperti avvertono che ciò non significa che sia sicuro e privo di
rischio di cancro. Il nuovo studio di Moon-shong Tang, del dipartimento di medicina
ambientale, è stato un’indagine sulla convinzione che altri prodotti nel tabacco
– non la nicotina – sono quelli che causano il cancro e altri problemi di salute.
Hanno concluso che, sebbene lo “svapo” fornisca meno agenti cancerogeni rispetto
al fumo di tabacco, i fumatori di sigarette elettroniche potrebbero avere un rischio
maggiore rispetto ai non fumatori di sviluppare tumori del polmone e della vescica
e malattie cardiache. La scorsa settimana la FDA ha votato all’unanimità contro
le dichiarazioni di Philip Morris International secondo cui la sua e-sigaretta potrebbe
prevedere tassi più bassi di malattie e morte negli esseri umani. Il dispositivo
penlike riscalda i bastoncini di tabacco marchiati, ma non li brucia più. È già
venduto in più di 30 paesi e Philip Morris mira a renderlo il primo prodotto a rischio
“a rischio ridotto” mai approvato dagli Stati Uniti. L’autorizzazione della FDA segnerà
un’importante pietra miliare negli sforzi sia dell’industria che dei funzionari governativi
per fornire prodotti del tabacco alternativi ai fumatori statunitensi. Il tasso di
fumatori adulti è sceso al minimo storico del 15 percento, anche se il fumo rimane
la principale causa prevenibile della malattia e della morte.