Protocollo tra Provincia Catanzaro e “Calabria in Armi” Per il supporto nella gestione tecnico-culturale del Musmi. Il presidente Bruno: "Attraverso la memoria diffondiamo messaggi di pace e solidarietà"
CATANZARO – Un protocollo per il supporto nella
gestione tecnico-culturale del Museo Storico Militare della Provincia di
Catanzaro da concretizzare nella sinergica collaborazione per attivare
la programmazione di attività e iniziative volte ad esaltare il
patrimonio storico-culturale di questa importante struttura, favorendone
la promozione e l’accrescimento. L’intesa è stata siglata questa mattina
nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro, dal presidente l’Amministrazione
provinciale di Catanzaro Enzo Bruno, e dal presidente dell’associazione
“Calabria in Armi”, generale Pasquale Martinello, alla presenza del
direttore del Musmi, la dirigente Rosetta Alberto, e di numerosi
associati del sodalizio che da oltre dieci anni si occupa di promuovere,
organizzare e realizzare attività di tipo culturale. Considerato che
Musmi e l’Associazione “Calabria in Armi” hanno attività molto simili –
dalla promozione e organizzazione di iniziative di studio aventi ad
oggetto temi di carattere storico, militare e letterario alla promozione
di centri di ricerca e documentale per la valorizzazione di reperti e
cimeli – l’intesa è volta a concretizzare il supporto tecnico-culturale
in una serie di attività e programmi. Tra le iniziative da realizzare,
previste all’articolo 3 del protocollo: il supporto scientifico e
metodologico nell’organizzazione del Musmi; l’organizzazione di
iniziative culturali, ricerche e giornate di studio; la corretta e
aggiornata catalogazione dei cimeli e la loro congrua collocazione; la
collaborazione con gli istituti di formazione per la condotta di
progetti di alternanza scuola-lavoro (ne sono già attivi dodici).
“Il Museo Storico Militare è parte integrante del sistema museale
provinciale che abbiamo istituito con uno sforzo notevole, nonostante le
difficoltà economiche e organizzative determinate dalla riforma del
sistema delle autonomie locali – ha affermato il presidente Bruno -. Una
fase complicata che aveva previsto il superamento delle Province, il cui
rango costituzionale è stato invece confermato dal referendum del 4
dicembre 2016, e la sottrazione di risorse e competenze. Ma con
l’impegno e la passione della nostra struttura e la preziosa
collaborazione di associazioni culturali e di settore come ‘Calabria in
Armi’, siamo riusciti a potenziare e implementare l’offerta,
contribuendo a fare del Musmi uno dei museo storici militari più
importanti d’Italia. Abbiamo già attivato le procedure per la
realizzazione di una biblioteca e per l’ampliamento della sala
conferenza che abbiamo intitolato a Giuditta Levato. Grazie a questa
intesa che sancisce un importante supporto nella gestione
tecnico-culturale – ha detto ancora il presidente della Provincia –
potremo promuovere ed organizzare iniziative finalizzate a valorizzare e
nello stesso tempo arricchire il patrimonio di reperti, cimeli e archivi
documentali e fotografici che costituiscono il cuore del Museo. Anche
perché attraverso la memoria dei drammatici accadimenti storici che
raccontano le Guerre il nostro intento è quello di trasmettere e
diffondere la cultura della pace, della solidarietà e dell’accoglienza”.
“Per definizione, un museo non può essere statico – ha esordito il
generale Martinello – . Il nostro intento negli anni è stato sempre
quello di incrementare e approfondire gli aspetti storici attraverso il
reperimento di materiale e reperti al fine di ampliare gli argomenti di
interesse, grazie al contributo delle professionalità e delle capacità
dei nostri associati. Tra le iniziative che intendiamo portare avanti
c’è sicuramente la costituzione di un Centro studi all’interno della
struttura museale allo scopo di canalizzare scientificamente le
occasioni di approfondimento di studiosi e ricercatori. Il Centro studi
sviluppato nelle diverse forme di comunicazione, ma soprattutto in
quella multimediale, dovrà destare l’interesse anche degli studenti e
giovani ricercatori appassionati di storia”. “Sono certo – ha concluso
Martinello – che con una collaborazione sempre più sinergica taglieremo
ambiziosi traguardi”.
I contenuti dell’intesa sono stati approfonditi dalla direttrice del
Musmi, la dirigente Rosetta Alberto. “Con questo protocollo si ratifica
una collaborazione che procede con successo e importanti risultati da
anni – ha affermato -. Il supporto della specialistico dell’associazione
Calabria in Armi ci consentirà di realizzare attività di formazione,
organizzare iniziative culturali, ricerche, giornate di studio,
l’impegno ad arricchire la collezione esistente con il fine di
valorizzare il Musmi ma anche la nostra storia. Ancora una volta sono i
rapporti relazionali a fare la differenza nella riuscita dei progetti e
nel mantenimento di una struttura che è diventata un punto di
riferimento nel settore”.