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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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La Taurianova “dissestata” al voto: è finita! “Se Dio avesse voluto farci votare, ci avrebbe dato dei candidati”

La Taurianova “dissestata” al voto: è finita! “Se Dio avesse voluto farci votare, ci avrebbe dato dei candidati”
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Sempre più attuale la frase di Longanesi:“Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee”.

Siamo arrivati alla fine, tra “emozioni” mancate, rancori avanguardiste, mal di pancia, travasi di bile, dissenterie varie e “canne del gas”, il tutto per uno spicciolo di “parvenza politica”. Finalmente si vota, e non finisce qua! È stata una campagna elettorale anonima (e non pensate all’amministrazione Scionti), una sorta di campagna che ha corso sul web, tra social (con anche “legionari di imbecilli”), e spazi giornalistici, mentre i tradizionali cartelloni, rimangono semivuoti nelle piazze delle città. Questo è il segno tangibile che il mondo va avanti, i problemi restano così come pure i coglioni. Questa “campagna” è servita solamente a riempire i posti in Parlamento già con pre-accordi governativi in fase di gestazione. Lo dice il Rosatellum e non so l’Europa. Dopo il 4 marzo, tutto finirà, ognuno resterà con i suoi problemi, le sue disgrazie, mentre i pani e i pesci, saranno, come sempre, elargiti solo a chi ha contribuito a rafforzare il concetto di lacchè.

A Taurianova, stamattina in diversi punti della città, bene in vista (anche se fa buio, visto il posizionamento in alcuni lampioni) sono comparsi dei manifestini spartani con la scritta, “Fuori la Lega da Taurianova!”, un’anonima forma di “orgoglio calabrese”, risvegliato al momento giusto, come la pubblicità di una famosa marca di caffè. Chi sarà mai stato? Un bambino “pauroso” figlio di immigrati? Non si sa. Un calabrese “che puzza”? Men che meno. Certamente la Lega di Salvini ha rappresentato in Calabria una sorta di “ancora da salvataggio”, un collettore di soggetti politici con rantoli in fase terminale, un’ultima spiaggia da approdare e poi magari avere l’ambizione di ripetere le parole di Colombo, “Sono arrivato là dove le terre finiscono”. Non sapendo che per la Lega le terre finiscono, tanto ma tanto in su di Roma!

E come si comporteranno i nostri politici taurianovesi, quelli duri e puri (oddio, questa è la Lega, va beh ma si è capito il concetto), quelli in cui tutta la Piana ci invidia? Quelli che hanno lo spirito di appartenenza e la coerenza innata dentro l’anima? Quelli che si sono “emozionati” per la fratellanza italiana ma poi svaniti come una bolla di sapone (è stata un’emozione da poco, più del quarto d’ora di Warhol), e forse chissà, staranno viaggiando a “cinque stelle”? I misteri della fede come le strade, si sa, sono sempre infinite. Ma diamo uno sguardo in consiglio comunale. Il grande Sindaco Gastone Paperone (e stavolta non credo che il suo “amuleto” funzionerà bene) e la maggioranza della maggioranza, di quella che poi è minoranza, senza i due che ne fanno parte, in cui uno trincerato nella minoranza e l’altro da poco battezzato nella maggioranza, voteranno centrosinistra (loro malgrado e non tutte le ciambelle escono con il buco). Quanti ne restano? Facciamo un conto, no, meglio di no, lasciamo perdere. A proposito, a che punto è la situazione delle “vacche sacre”?

Apro così una finestra che taglia, osservando una sfera di sole “Insieme” alla luce che emana. Ora, passiamo direttamente alla minoranza (con la maggioranza celata e retta dalla “mutua” con “l’esente ticket”). Nei fatti non esisterebbe maggioranza, in quanto il duo dei “santi patroni” Rroccu Sposato e l’ex “Ipotesi relax” Nino Caridi, appoggiano apertamente la coalizione di centrodestra, ma non sono soli, perché lo stesso candidato all’uninominale (appoggiato anche da pezzi associazionistici), ha ricevuto il battesimo della candidatura anche dalla “bambolina birichina” Cettina Nicolosi, dalla fuoriuscita Marianna che va in campagna e da “Leonida dei 300” Scarfò. E siamo a cinque. Eh già, gli “Innamorati” sono in default.

Andiamo avanti. Restano, la Perri che ha scelto un partito “démodé” come, e sembra, si dice, ma non ci credo, che ci sia anche “Stanislao” Lazzaro a dare una mano. Gli Innamorati (ora perduti nel desio dell’abitudine e come una soave passione finirono), sono tutti impegnati, tranne il leader, quel sempreverde Tony Manero Biasi che dopo “quell’emozione” che ci ha fatto commuovere tutti quanti, e stata troncata sul nascere, ora sta smaltendo questa delusione a “cinque stelle”, restando in silenzio, come nascosto tra i meandri degli oblii. Cosa farà dopo il 4 marzo, ancora non si sa. Chi è rimasto? Sì, l’ex enfant prodige della politica taurianovese, la donna che non demorde mai e che non dovrebbe chiedere mai, ma chiede. Quella “virgola” nascosta tra i verbali trascritti di un consiglio comunale, il terrore di tutti i segretari comunali, ecco scoperto il motivo della loro perdita del sorriso smagliante (su ciò, Taurianova sembra meta di cipressi), cosa fa? Boh…però fa appelli di andare a votare (come la Gabanelli), il purché si voti è come il purché si parli di wildiana memoria. E io sono d’accordo!
Per il resto, se tutto va bene, siamo rovinati!