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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Porto Gioia Tauro, la Filt Cgil scrive al Mit Per denunciare il lavoro effettuato dai lavoratori non autorizzati dall’Autorità di Sistema Portuale e il mancato utilizzo dei lavoratori Port Agency

Porto Gioia Tauro, la Filt Cgil scrive al Mit Per denunciare il lavoro effettuato dai lavoratori non autorizzati dall’Autorità di Sistema Portuale e il mancato utilizzo dei lavoratori Port Agency
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La Filt Cgil denuncia il lavoro effettuato da lavoratori non autorizzati dall’Autorità di Sistema Portuale nel Porto di Gioia Tauro e il mancato utilizzo lavoratori Port Agency. Ecco la lettera inviata al Mit.

–    MIT

Dott. Ivano Russo

Dirigente del Gabinetto del MIT

Roma

 

  • Commissario Autorità Portuale

Gioia Tauro

 

  • Presidente Regione Calabria

Catanzaro

 

  • Assessore Trasporti con delega ai Porti

Catanzaro

 

  • E. Prefetto di Reggio Calabria

 

-Filt Cgil Nazionale

Roma

 

E p. c.:                        – A.T.G.T.

Porto di Gioia Tauro

 

Oggetto: lavoro effettuato da lavoratori non autorizzati dall’Autorità di Sistema Portuale nel Porto di Gioia Tauro e mancato utilizzo lavoratori Port Agency

Scrivente O.S., denuncia la situazione che si è verificata nel porto di Gioia Tauro, dove, nonostante l’accordo con il Governo, le Istituzioni locali e Regionali, che abbiamo sottoscritto a Palazzo Chigi nel 2016, di fatto è ancora aperta la ferita operata sull’occupazione dei lavoratori del porto di Gioia Tauro, in seguito alla crisi aperta da Medcenter Container Terminal (MCT).

È stato individuato un percorso, ritenuto da noi fondamentale, che ha salvaguardato almeno una parte dei livelli retributivi dei lavoratori licenziati da MCT, con oneri a carico dello Stato, nelle more di riqualificazioni professionali e ricollocazioni lavorative nel breve medio periodo.

Un accordo che abbiamo firmato, convinti che non dovessero essere scaricate sui lavoratori, le responsabilità del calo dei flussi di traffici che si sono registrati nel porto di Gioia Tauro, i quali, meritavano un procedimento a loro tutela “istituzionalizzato”, a garanzia di una prospettiva di reimpiego.

Ciononostante, abbiamo appreso, da nostre verifiche fatte in ambito portuale, che per rispondere a carichi di lavoro eccessivi, la società Auto Terminal Gioia Tauro, (ATGT) ha adottato soluzioni lavorative non previste dalla Legge 84/94 e s.m.e i., reclutando personale dalla Compagnia Portuale di Napoli-Pontecagnano-Civitavecchia, ad integrazione del proprio personale dipendente del Terminal.

Un fatto gravissimo, che oltre a meritare l’apertura di una indagine da parte degli Organi Istituzionali Competenti alla vigilanza e al controllo, a partire dall’AdSP, lede la dignità dei lavoratori, delle loro famiglie e mette in discussione accordi nazionali più complessivi che prevedono anche investimenti infrastrutturali.

Non possiamo permettere che ciò accada, pena la rivisitazione di impegni già assunti che ricaccerebbero il porto di Gioia Tauro ed il suo sistema portuale in una condizione di indeterminatezza sul futuro.

Considerata la gravità della situazione, chiediamo che si faccia immediatamente luce sull’accaduto, confidando negli esiti di un’istruttoria, che accerti i fatti e soprattutto, ne impedisca eventuali strascichi o repliche, convocando un incontro tra tutti i soggetti coinvolti per scongiurare gravi conseguenze di carattere sociale.

Il Segr. Filt Cgil Reg.                                                            Il Segr. Filt Cgil Gioia Tauro

Nino Costantino                                                                        Domenico Laganà