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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Vertenza Lsu, sindaco Conflenti replica a Bruno Bossio "Dica piuttosto cosa non ha fatto la Giunta Oliverio"

Vertenza Lsu, sindaco Conflenti replica a Bruno Bossio "Dica piuttosto cosa non ha fatto la Giunta Oliverio"
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Conflenti – “Proprio perché c’è in mezzo il destino di centinaia di persone in carne ed ossa che sarebbe opportuno esprimersi con il necessario rispetto di una verità che l’onorevole Bruno Bossio non può disconoscere essendo, insieme ai suoi compagni di partito del Consiglio e della Giunta regionale, artefice della confusione che ha completamente avviluppato il processo di stabilizzazione degli ex Lsu/Lpu calabresi”.

E’ quanto dichiara il sindaco di Conflenti, Serafino Paola replicando alle affermazioni della deputata del Pd che aveva parlato di “polemica stucchevole delle Amministrazioni comunali” in merito alla problematica legata alla contrattualizzazione dei lavoratori socialmente utili.

“Invece di ribaltare, ingiustamente e con dichiarazioni fuori luogo, la responsabilità di questa drammatica situazione sui sindaci che non hanno prorogato i contratti – stigmatizza il primo cittadino di Conflenti – l’onorevole Bruno Bossio farebbe bene a compiere una serena quanto attenta disamina di tutto il percorso della cosiddetta stabilizzazione, avviato fin dal 2014 dalla Giunta Oliverio, per poi dare risposta, se può, ai molteplici interrogativi rimasti, ancora oggi, irrisolti.

Faccia conoscere, anche ai fastidiosi e riottosi amministratori comunali, i motivi per cui in tre anni nulla è stato fatto per poter arrivare, entro il periodo massimo di contrattualizzazione a tempo determinato, ad una positiva conclusione del percorso di stabilizzazione. Prorogare oltre i tre anni contratti di lavoro senza addivenire ad una successiva stabilizzazione può determinare, proprio per l’illegittima apposizione del termine, la condanna ad un indennizzo di natura pecuniaria con responsabilità di danno erariale; questo certamente lo sa, e lo sapeva, l’onorevole Bruno Bossio come lo sa, e lo sapeva, anche il presidente Oliverio. Perché quindi si è trascinato l’iter oltre il tempo massimo consentito senza aver definito, nel frattempo, un serio e puntuale piano di stabilizzazione che desse certezza al futuro dei lavoratori e mettesse al riparo i sindaci da ogni eventuale azione di responsabilità patrimoniale personale?

Perché l’elenco dei precari, che andava approvato entro aprile di quattro anni fa ed a cui gli Enti interessati avrebbero potuto attingere ai fini della stabilizzazione, è stato invece elaborato solo da qualche mese senza, tra l’altro, definire un ordine di graduatoria? Perché si è aspettato il 9 gennaio 2018 per presentare, al tavolo tecnico tenutosi presso la Prefettura di Catanzaro, una proposta di legge della Giunta regionale che dovrebbe consentire di contrattualizzare gli ex-Lsu/Lpu presso Enti locali che dispongono di posizioni vacanti in organico quasi fosse stata preclusa, in tutti questi anni, la possibilità di poterla concordare con il Governo centrale, per poi presentarla ed approvarla nella sede a ciò deputata, il Consiglio regionale?  Nell’ambito di questa serena disamina, a cui invito l’onorevole Bruno Bossio, potrebbe essere attenzionata ed approfondita anche la ragione per cui, noi sindaci che non abbiamo sottoscritto i contratti di proroga e che oggi, a suo dire, protestiamo in modo stucchevole, non siamo stati ancora convocati dalla Regione Calabria, per come concordato al tavolo tecnico del 9 gennaio scorso, “con l’obiettivo di superare eventuali criticità”.

Capisco che sia più semplice addossare a noi la colpa, anelli deboli di un sistema inadeguato e carente nel suo complesso, additarci al pubblico disprezzo come esempio di noncuranza se non di insensibilità ai drammi umani. Se però l’onorevole Bruno Bossio avesse tratto profitto dal severo insegnamento alla brutta politica impartito dai cittadini nelle recenti elezioni sarebbe stata più prudente ed avrebbe evitato di perpetuare atteggiamenti di immotivata supponenza sempre più rifiutati dal sentire comune. Proprio lei, l’onorevole Bruno Bossio, miracolata da un sistema elettorale vergognoso, potrebbe riscattare su questa drammatica vicenda l’intera classe politica calabrese sottoscrivendo un atto di manleva, mitigando cioè la responsabilità per il paventato danno erariale attribuibile agli Amministratori. Onorevole Bruno Bossio, si assuma Lei l’impegno a corrispondere gli eventuali indennizzi ai lavoratori non stabilizzati. Con le cospicue indennità percepite – conclude Paola – potrà sicuramente, meglio di un povero ed incolpevole Amministratore comunale, far fronte all’eventuale incombenza”.