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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Dalla promessa di matrimonio alla prostituzione: due arresti Madre e figlio sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di una 28enne adescata online

Dalla promessa di matrimonio alla prostituzione: due arresti Madre e figlio sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di una 28enne adescata online
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Madre e figlio sono finiti in arresto con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di una 28enne adescata online. I carabinieri della compagnia di Velletri (Roma) con il personale della compagnia carabinieri di San Marco Argentato (Cosenza) hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due, residenti a Mongrassano, un piccolo centro del Cosentino. L’operazione è il frutto di un’indagine svolta dai militari della Stazione di Ariccia, tra il novembre 2017 ed in gennaio 2018 coordinata dalla Procura di Velletri, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati, i quali in concorso tra loro, hanno indotto alla prostituzione la giovane, residente nell’area dei Castelli Romani.

Nel corso dell’attività è stato accertato che l’uomo, di 47 anni, con precedenti penali, pubblicando un inserto on line con l’intento di instaurare nuove amicizie, aveva adescato la giovane e spacciandosi come un facoltoso imprenditore, aveva instaurato con lei un rapporto sentimentale. In breve tempo, le aveva fatto credere di essere intenzionato a sposarla, prospettandole però, la necessità di prostituirsi per guadagnare e finanziare il matrimonio. La vittima è stata costretta, anche con minacce, a riversare tutti gli introiti dell’attività di prostituzione e quantificati in 40 mila euro, in favore dell’uomo con ricariche su una carta prepagata intestata all’anziana madre dell’uomo. La donna, consapevole del raggiro, era riuscita anche lei a convincere la giovane che la sua attività non era da considerarsi un tradimento poiché esercitata per una giusta causa.

Proprio per tali motivi, il Gip del Tribunale di Velletri, ha disposto il sequestro per equivalente dei beni fino al raggiungimento dei 40 mila euro. I due soggetti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati tratti in arresto. L’uomo è stato portato in carcere a Cosenza mentre per l’anziana madre è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.